Magazine Diario personale
Ho provato a fare il musicista, e mi è andata male. Ho provato a fare l'attore, e non ho fatto successo.Come dirigente statale mi sentivo così inappropriato, che ho dato le dimissioni. E per quanto riguarda il denaro, non sono stato mai bravo negli affari, nè mi hanno mai interessato.
Il cosidetto amore romantico mi ha fatto correre di qua e di là, ma sono riuscito a restare indenne senza moglie e senza figli, e mi considero ora un privilegiato.
Ho tentato, a lungo e con testardaggine, di raggiungere stati di evoluzione spirituale, ascoltando maestri dalla barba bianca e perdendo tempo in inutili tecniche di meditazione.
Ho viaggiato. Traslocato cinquecento volte. Fumato tante, ma proprio tante canne.
C'è però una cosa, una cosa speciale che ha dato un segno alla mia vita. Cercavo l'amore e non lo trovavo da nessuna parte. Lo cercavo nelle donne, lo cercavo nelle profondità della mia anima, lo cercavo nell'arte, e non restavano che pugni di sabbia.
La cosa più semplice del mondo è amare in quanto è la nostra natura. Non bisogna essere speciali, non occorre allenarsi, diventare discepoli o mistici.
Nessuno mi aveva mai fatto notare quanto mangiare gli animali fosse una cosa orribile. Anzi, sono stato cresciuto nel culto del cibo succulento, lasagne al ragù, fritture di pesce, polli allo spiedo da leccarsi le dita.
Non so come, ma un giorno ho avuto la fortuna di accorgermi che gli animali non dovevano essere più cibo per me. L'amore stava bussando alla porta da anni, ma io ero stato troppo distratto da tante altre cose.
Poi ho avuto la fortuna di fermarmi un attimo. Ho guardato le mucche, i maiali, le galline e i pesci. E poi tutti gli altri, gli insetti, i roditori, i molluschi, tutti quanti.
Quanto sento dire da uno come Beppe Grillo "Mangio la carne perchè mi piace. Fa parte della mia natura..." provo rabbia e tristezza. La natura dell'essere umano è amore, non questa schifezza. Non è il sapore del palato la cosa importante. Quanto qualunquisti ed ignoranti occorre essere, per affermare una cosa simile.
Egoisticamente mi ritengo assai fortunato. Non perchè ho vinto al superenalotto (cosa comunque impossibile, poichè non gioco alle lotterie). Non perchè possiedo una bella auto di lusso (la mia bicicletta mi è sufficiente). Non perchè ho belle donne, potere, soldi e via dicendo.
Mi è bastato smettere di mangiare gli animali ed i loro derivati. Uscire dall'infame meschina spirale dello stomaco e del gusto.
Uscire dalla logica dell'abuso, della sofferenza e della morte. Non si tratta di amare gli animali, ma piuttosto di portare rispetto all'umanità di cui l'essere umano dovrebbe essere portatore.
Inutile lamentarsi se il mondo è uno schifo, l'economia a pezzi, i politici squallidi e ladri, l'ingiustizia, le malattie, la fame in Africa, i bambini in Sudamerica, se poi il nostro frigorifero è pieno di cadaveri.
Dare e ricevere amore è la cosa più semplice e naturale. L'unica, che possa darci davvero la sensazione di vivere una vita degna. Amare e mangiare i cadaveri dei nostri amici, sono due cose che contemporaneamente non possono accadere.
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