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De Laurentiis: “Col Porto è dura ma conto sul San Paolo, Benitez è l’oro di Napoli”

Creato il 11 marzo 2014 da Vesuviolive

Aurelio De Laurentiis è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss analizzando il match contro il Porto: “Il Porto è una squadra molto forte, con dei grandi giocatori, poi il cambio allenatore ha motivato di più l’ambiente. Sarà sicuramente una partita dura per noi visto che troveremo sicuramente un ambiente molto caldo e motivato. . In vista del ritorno metterò prezzi popolari, voglio uno stadio caldo. In Champions abbiamo dimostrato di potercela giocare con le grandi squadre, in passato ho snobbato l’Europa League ma quest’anno non lo faccio poichè è un prosieguo della più grande manifestazione continentale. Sarebbe meglio fare un campionato europeo unitario con un giro d’affari di due miliardi di euro, se Platini non è capace lo possiamo fare noi facendo un giro di telefonate. Blatter e Platini dovrebbero creare campionati a 16 squadre per dare spazio anche ad eventi come le nazionali, Champions ed altre competizioni europee.  Su Reina? Nel calcio non si parla mai tanto di portieri e non si sa il perché. Anche se quando i portieri fanno le parate decisive hanno lo stesso valore dei gol.  Reina è il migliore o comunque è tra i primi tre del mondo. Rafael tutti l’hanno apprezzato e osannato con le lacrime agli occhi dopo l’infortunio. Ora sta lavorando e mi auguro che per il mese di giugno possa riapparire qui da noi. Colombo è una persona colta e di grande equilibrio per lo spogliatoio. Andujar, ultimo acquisto, è un grandissimo portiere. Quindi voglio dire, sotto quest’aspetto stiamo molto molto bene”. Il pernacchio al gol di Callejon? Ma non era un pernacchio era semplicemente un olé. Quando ero piccolo mio padre aveva una società con Eduardo De Filippo e vedevo sempre le sue commedie. Non ci capivo tanto anche perché ero piccolo ma una volta in un finale di commedia quel pernacchio mi è rimasto in mente per parecchio tempo. Spesso mi rimproveravano perché lo facevo sempre ma a differenza del grande Eduardo io non sapevo proprio farlo”. Benitez l’oro di Napoli? E’ un allenatore che bisogna dargli tempo per farlo lavorare. Non dobbiamo correre anche perché non dobbiamo dimenticare che questo signore è arrivato in una piazza esigente e difficile come la nostra. Abbiamo tantissimi giocatori nuovi e nonostante tutto siamo in corsa per l’Europa League, in finale di Coppa Italia e siamo usciti degnamente dalla Champions. Questo signore inoltre ci sta insegnando una cosa importante: se vogliamo far bene in campo internazionale togliamoci dalla testa di giocare con un 3-5-1. Cambio modulo? No, lui è convinto che il 4-2-3-1 sia il modulo migliore per confrontarsi a grandi livelli nei contesti internazionali”.


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