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Decreto calcio: pene più aspre per i violenti

Creato il 09 agosto 2014 da Nicola933
di Mirella Astarita Decreto calcio: pene più aspre per i violenti - 9 agosto 2014

Decreto calcio: pene più aspre per i violentiDi Mirella Astarita. Arriva il nuovo decreto calcio firmato dal Ministro degli Interni Angelino Alfano. Nel decreto sono state inserite pene più aspre per i tifosi “poco tranquilli”.

Una delle novità inserite è il “daspo di branco” per condotta violenta, attuabile anche se il comportamento è avvenuto all’estero. Il “capo-branco” verrà punito con una condanna minima di tre anni. Il decreto continua prevedendo l’arresto differito nei casi di inneggiamento all’odio razziale, punto fortemente voluto da Alfano, a seguito dei cori e degli episodi di razzismo avvenuti soprattutto durante la partite della Serie A. I cori razzisti spesso venivano organizzati in separata sede e poi venivano urlati da tutti gli spalti della curva. Era un comportamento inaccettabile per una società civile che la domenica vuole assistere a 90 minuti di sano sport e non a grida e striscioni che offendono quella che dovrebbe essere l’unità nazionale e non solo.

Ai daspati recidivi si potranno applicare anche le misure di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Questo punto prevede l’estensione ai daspati di una disciplina fino ad ora indirizzata solo ai sospettati di appartenenza ad organizzazioni di stampo mafioso.

Pene più dure anche per le frodi sportive. Per provare le frodi è possibile utilizzare anche intercettazioni telefoniche.

Le tifoserie violente vengono punite con un divieto di trasferta per un periodo massimo di due anni e con decreto proprio del Ministro degli Interni.

In chiusura il decreto prevede procedure velocizzate di adeguamento strutturale e riqualificazione degli impianti sportivi. Le procedure di adeguamento si inseriscono in un più grande progetto di messa in sicurezza degli stadi pee garantire anche un maggiore controllo.

Parte dei punti di questo decreto erano stati promessi dopo la tragedia della finale di Coppa, in cui è morto il tifoso napoletano Ciro Esposito. Quella finale di sangue è stato, forse, il momento più basso del mondo del calcio, che spesso offre anziché 90 minuti di prodezze calcistiche, attimi di panico e vergogna.

Questo decreto ha il compito di tener lontano dagli stadi gli ineducati e le tifoserie violente che spesso si macchiano di crimini e cori infelici. Alla vigilia di una nuova stagione calcistica con questa manovra si cerca di riportare la domenica sulle frequenze del relax e del divertimento, evitando inutili spargimenti di sangue.


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