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Decreto flussi

Creato il 30 marzo 2012 da Giornalismo2012 @Giornalismo2012

immigr

-Di Amal Maria Rosaria stillante

Il decreto flussi firmato pochi giorni fa dal governo autorizza l’ingresso in Italia di 35 mila stagionali e 4 mila lavoratori formati nei Paesi d’origine. I datori di lavoro dovranno aspettare che il testo arrivi in Gazzetta Ufficiale per far partire le domande di assunzione, ma intanto possono già prepararle.

Questo è sconvolgente, secondo la Caritas in Italia attualmente ci sono 500 mila clandestini, secondo l’Eurispes sarebbero 800 mila, ma molto probabilmente sono di più…
In quest’Italia che fatica ad arrivare alla fine del mese, in cui l’immigrazione clandestina è un dato così allarmante consentire l’ingresso ad altri stranieri che a fine contratto andranno quasi certamente ad aumentare le fila dei sommersi è davvero un errore.

In Italia si pone sempre l’accento sui costi di un irregolare, ma si dovrebbe buttare l’occhio di tanto in tanto sui guadagni che si fanno sulla pelle di un immigrato illegale sul territorio italiano.
Qualora venisse fermato ed accompagnato in un Centro di Permanenza Temporanea si dovrebbe provvedere ai suoi pasti, e dietro le forniture ai centri c’è un enorme giro di soldi per accaparrarsi l’appalto, se invece riuscisse a sfuggire all’arresto sarebbe costretto a vivere ai margini della società.

Un irregolare non ha la possibilità di svolgere legalmente un lavoro, e quindi certamente dovrà essere assunto in nero, sarà sottopagato e non potrà lamentarsene; sarà sfruttato perchè il suo lavoro produrrà un profitto che il datore di lavoro percepirà e non dichiarerà… Se cadrà ammalato non avrà diritto alle cure, e qualora ne avesse bisogno dovrà pagarle, ed il medico di turno si farà pagare molto poichè “rischia” e non dichiarerà al fisco ciò che avrà percepito.

Un irregolare non potrà affittare regolarmente di una casa e allora pagherà una cifra esorbitante per un posto letto fatiscente; il tutto naturalmente in nero.

Ed ora che il Decreto Flussi è stato approvato un mercato sommerso e sordido avrà inizio; un irregolare in Italia cercherà di acquistare un contratto di lavoro: si possono arrivare a pagare anche 5 mila euro per un contratto a tempo, che permetterà allo straniero di ottenere il solo nulla osta, e dovrà sperare di non ricevere una fotocopia fasulla, perchè anche questo accade. Un nulla osta regolare viene fotocopiato, con una riga di bianchetto viene cancellato il nome del reale detentore del nulla osta all’ingresso in Italia, il malcapitato avrà pagato un anticipo per ottenere la fotocopia e effettuati i controlli scoprirà che è un falso… Avrà quindi contratto dei debiti e venduto proprietà per ritrovarsi con un pugno di mosche nella mano…

Ma come avviene la compravendita? Alla base di tutto c’è sempre uno straniero regolare in Italia; questi si preoccuperà di trovare coloro che sono interessati ad un contratto di lavoro: c’è sempre il cugino, il vicino, l’amico dell’amico che da tempo desidera venire in Italia, e ha risparmiato per questo soldo su soldo. Il connazionale si trasforma in tramite, per esempio con i proprietari terrieri che fanno richiesta di manodopera; si faranno pagare il contratto di lavoro, i contributi previdenziali da versare, la pigione della casa in cui saranno alloggiati, e poi una parte andrà a loro, che “rischiano”, ed una parte andrà al connazionale che ha stabilito il contatto, e un’altra andrà al conoscente e alla prefettura; ed il gioco è fatto…

Lo straniero si è garantito l’ingresso regolare in Italia, una buona parte di loro non andrà mai a registrare il loro ingresso una volta giunto in Italia, un’altra parte lavorerà effettivamente per l’uomo che ha fatto richiesta del lavoratore fino alla fine del contratto ed oltre, ma proseguirà il suo lavoro in nero, e sarà un nuovo clandestino. E per lui inizierà un lungo cammino fatto di ristrettezze, di privazioni e di tentativi di emersione dalla clandestinità…

Camminando per strada si sente spesso dire: “I clandestini pesano sull’economia Italiana… Vengono qui e rubano il lavoro… Qui gli stranieri godono di diritti che ai paesi loro se li sognano…” e a sentire queste frasi si stringe il cuore, e a volte il pugno, ma lo si mette in tasca…


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