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Da quando, oltre due anni orsono, ho deciso di cambiare casa per portare avanti il mio progetto di “costruzione familiare”, spostandomi dalla centralissima piazza del mercato, ubicata alle spalle del centro storico di Prato, verso una zona più periferica a ridosso di Paperino, nella zona sud di Prato, ho notato una sostanziale differenza di attenzione al territorio da parte delle Autorità, in particolare per quanto riguarda l’argomento dei rifiuti.
Nelle zone a ridosso della mia nuova abitazione, via del Ferro ma non solo, perché la stessa situazione si può notare anche addentrandosi nella zona considerata più industriale o Macrolotto, ho riscontrato che le piazzole adibite alla raccolta dei rifiuti, dove sono presenti i cassonetti per la differenziata, sono delle vere e proprie discariche a cielo aperto!
Essendo i cassonetti posti lungo strade che tagliano i campi o le aree industriali disseminate di capannoni dove si svolgono attività commerciali, sono evidentemente un po’ distanti dalle case diventando quindi, lontano da occhi indiscreti, terra di conquista per coloro i quali, senza il minimo scrupolo, di passaggio si fermano con furgoni o camion per scaricare ogni tipologia di rifiuto.
Si tratta molto spesso anche di rifiuti speciali e pericolosi, quali batterie di auto, bidoni di metallo pieni di liquidi (pericolosi e infiammabili?), materiale di risulta di muratura, potature di enormi dimensioni, frigoriferi, televisori, assi di legno, imballaggi e sacchi pieni di materiali di scarto di tessiture (sono quelli più frequenti trovandoci in una zona con altissima presenza di queste attività, spesso illecite come rilevato dai continui sequestri delle Forze dell’ordine), copertoni auto, materassi, ecc, ecc.
Ebbene sì, siamo in Toscana, dove la raccolta differenziata funziona, dove tutta la macchina che ruota intorno alla gestione e smaltimento dei rifiuti funziona, almeno questo è quello che le Autorità, le Istituzioni, ed i mezzi d’informazioni dicono.
E invece, a farsi un giro da queste parti, sembra ci sia una situazione di totale degrado ed abbandono, che le Istituzioni preposte forse non sanno come risolvere.
Ho ripetutamente inviato segnalazioni alle Istituzioni preposte, dall’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti, alla Polizia municipale, alle associazioni per la difesa dei consumatori, al comune di Prato – anche per il tramite di iniziative che promettevano con l’ascolto dei cittadini di risolvere i problemi presenti nelle circoscrizioni – ma ad oggi nonostante l’aver documentato fotograficamente le mie segnalazioni nessuna azione concreta ha modificato lo status-quo, ad oltre due anni dalla mia prima segnalazione la situazione sembra peggiorata…
Peraltro in alcune zone, tra le quali quella dove attualmente abito, le aree dove vengono abbandonati i rifiuti, sono a ridosso delle abitazioni, o alle fermate degli autobus dove stazionano anche ragazzini ed anziani, e questo costituisce pericolo ambientale e per la salute dei cittadini essendo tali zone diventate maleodoranti, con liquidi non identificati sversati sul terreno, presenza di ratti, ecc,ecc.
Le tasse sulla raccolta differenziata vengono regolarmente versate, e già per tale motivazioni sentieri di aver diritto alla risoluzione del problema da parte degli Enti preposti, ma aggiungo che una tale situazione porterebbe a pensare che alcune zone della città vengano trattate come zone di serie B o peggio, ma spero che sia solo una errata considerazione...
nanni
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