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Déjà vu…

Da Seasunstories @seasunstories

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Sono ormai le 4 del mattino quando finalmente tiriamo l’ancora davanti alla spiaggia di San José (Cabo de Gata, Andalucia). Mezzo equipaggio dorme già, l’altra meta resiste con un occhio aperto e uno chiuso. Al mattino ci svegliamo uno alla volta per il caldo che inizia a farsi sentire sotto coperta e mentre ci stiracchiamo sotto al sole ormai alto e scrutiamo il villaggio di fronte, il bianco delle case senza tetto arrampicate sulla collina arida ci teletrasporta in un attimo in Grecia, nell’Egeo, come ci racconteremo reciprocamente più tardi a colazione.

San Josè è un paesino delizioso, animato da artisti di strada anche in quest’epoca dell’anno, con il Natale ormai alle porte. Chissà come deve essere bello d’estate! C’è una spiaggia in paese, e poi ce n’è un’altra più grande, incontaminata, senza edifici alla vista, che si raggiunge facilmente anche a piedi. E’ la Playa de los Genoveses.

Se da lontano questo posto ci ha ricordato la Grecia, una volta in strada l’atmosfera andalusa è inconfondibile. Ci troviamo in una delle regioni più belle della Spagna. Mentre il resto dell’Europa inizia a battere i denti dal freddo, qui a mezzogiorno ci rosoliamo a più di 25 gradi, per poi battere i denti anche noi quando scende la notte. Ieri, per esempio, la temperatura è scesa fino a 6 gradi, abbiamo cacciato fuori tutte le coperte disponibili a bordo e ci siamo murati a letto fino a tarda mattinata. E’ il deserto che inizia a farsi notare.

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