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Del voto e altre amenità

Creato il 02 febbraio 2013 da Antonio
"C'è grossa crisi" diceva il messia di Quelo, "qua non sappiamo più quando stiamo andando!"
Un ultraliberista, convinto di essere originale e di buon gusto, invoca la nazionalizzazione di Monte Paschi, della serie "tutti comunisti con i soldi degli altri".
Un tizio che ha autorizzato due condoni edilizi, ha millantato opere di bonifica mai effettuate, ha creato New Town invece di tutelare il patrimonio artistico a L’Aquila, ha cercato di affossare le politiche europee sulla riduzione delle emissioni atmosferiche di anidride carbonica, ha "risolto" l’emergenza rifiuti a Napoli smaltendoli come fa la camorra da anni, ha prospettato la messa in campo dell’esercito per la costruzione di centrali nucleari, ha tentato di privatizzare l'acqua che ancora si combatte con gli imbecilli che si è lasciato dietro, adesso dice che da parte sua a del suo partito c'è sempre stata grande attenzione per l'ambiente e punta sulla green economy. In futuro qualcuno che non vanterà differenza tra la faccia e le terga dirà di lui che "per molti versi ha fatto bene". A proposito, visto che stiamo parlando di "un narcisista di successo" consiglio vivamente la lettura di questo post.
Monti promette di ridurre le tasse. Leggevo qualche tempo fa che è incredibile la quantità di cose che un tecnico non può fare e che un politico può fare. A suo onore va detto che nella sua lista ci sono anche poveri terremotati, che i suoi nipotini sono tanto dispiaciuti della sua entrata in politica e che di tanto in tanto è possibile vederlo insieme alla moglie «mentre passeggiano in corso Buenos Aires a Milano»!
A sinistra, tra una figura di merda e l'altra, si discute di voto disgiunto, che date le condizioni in cui siamo si potrebbe più correttamente chiamare voto schizofrenico!
Quelli che non sono né di destra né di sinistra saranno pure tanto bravi e onesti ma quello che penso di loro l'ho già detto nei commenti di questo post.
Poi c'è chi predica l'astensionismo, e sono quelli che sopporto meno, soprattutto quando citano il Saggio sulla lucidità di Saramago senza capire un cazzo dell'impegno politico di quel gigante. Comodo l'astensionismo, così ci si può lamentare di tutti e tenersi fuori dalla mischia e magari non si considera neanche il fatto che alle elezioni non c'è quorum per cui se votano in tre, dico tre, chi prende due voti governa per la maggioranza degli italiani.
Del voto e altre amenità La situazione è disperata. Non vedo alternative, voterò SEL. Non mi riconosco nel PD, dove a volte il pluralismo confina con la dissociazione schizoide, e sono stanco di una sinistra con l'opposizionite cronica. Sono consapevole che se PD-SEL non  raggiungessero la maggioranza ci sarebbe un'alleanza con la formazione di Monti ma se così dovrà essere che ci sia almeno una forte componente di sinistra, alla camera e al senato. Non mi piace l'idea di una coalizione con Monti, non mi piace per niente, ma l'alternativa sarebbe l'ingovernabilità del paese e la storia mi insegna che quando un paese è senza governo i "narcisisti di successo" trovano terreno fertile.

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