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Deliziosi "persi pièn"

Da Paneemarmellata
~♪ Via con me - Paolo Conte ♪ ~
Oggi vi propongo una ricetta originaria della mia regione: le pesche ripiene. Nonostante però io sia piemontese da parte di entrambi i genitori, non ricordo di averlo mai visto preparare nè da mia nonna nè da mia mamma. Magari sono io che non ne ho memoria; di certo so che, da quando l'ho assaggiato, lo trovo uno dei migliori modi di terminare un pasto. Complice un abbinamento che trovo perfetto tra cacao, pesche e amaretti. Io non usato l'uovo come legante del ripieno (che è previsto nella ricetta tradizionale), ma il risultato non ci ha perso, anzi, io lo preferisco così. Mi raccomando di usare delle pesche il cui nocciolo si stacchi con facilità dalla pesca. E, se volete gustare questo meraviglioso e velocissimo dolce anche d'inverno, potete usare, invece delle pesche fresche, quelle sciroppate.   Pesche ripiene
Ingredienti:
  • 8 pesche gialle mature ma sode
  • 4 cucchiai abbondanti di cacao
  • 16 amaretti secchi + altri 16 per la decorazione finale
  • 3 cucchiai di liquore Amaretto
  • 5-6 cucchiai d’acqua
Preriscaldare il forno a 180°.  Mettere gli amaretti sbriciolati a mollo nell'acqua e Amaretto. Denocciolare poi le pesche ma non privarle della buccia. Scavare con uno scavino un po' di polpa delle pesche e mettere il ripieno appena estratto nel contenitore del frullatore con il cacao, aggiungere gli amaretti e metà del liquido di ammollo. Iniziare a frullare e, quando necessario, aggiungere altro liquido finchè si otterrà un composto morbido ma non liquido. Se necessario, aggiungere ulteriore acqua o liquore. Riempire i buchi ricavati nelle pesche con il composto, disporre le pesche in una pirofila e far cuocere mezz'oretta circa. Una volta raffreddate disporre un amaretto su ogni pesca. Lo sapevate che l'amaretto...
...è  un biscotto di pasticceria, diffuso in tutte le regioni d'Italia? Oltre alla produzione italiana, in particolare quella lombarda, vanta grandi tradizioni quella Francese, soprattutto in Lorena e nei Paesi Baschi. E' un pasticcino a base di pasta di mandorle, fatto con zucchero, bianco d'uovo, mandorle dolci e mandorle amare e armelline. Fu probabilmente inventato dagli Arabi e a partire dal bacino del Mediterraneo, e specialmente dalla Sicilia, passò successivamente nella tradizione culinaria di Normanni, Spagnoli, Francesi. Pellegrini e conventi ne assicurarono la diffusione, resa più facile dal fatto che il dolce è poco deperibile. Di questo dolce esistono principalmente due versioni differenti: l'amaretto tipo Saronno, croccante e friabile, e l'amaretto tipo Sassello, morbido e più simile al marzapane. Entrambi hanno forma tondeggiante, come una piccola calotta, e la superficie screpolata. fonte: Wiki

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