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Dell' essere madre

Da Elle_lx
Immaginando quel giorno vedevo già oltre. 
Fantasticavo di quando saremmo andati in Italia per farti conoscere luoghi e persone cari. 
Mentalmente spostavo anche il letto per far spazio alla tua cesta colorata.

Il giorno in cui secondo loro saresti arrivata 

22 Febbraio
F e b b r a i o
suona così bene, rimbalza sulla bocca, si apre e poi si chiude
mi piaceva persino l'idea dell'inverno
perché sarebbe stato di luce.


Piove per ore

Poi si apre uno squarcio in cui s'insinua il sole 
Oggi il cielo è così, mutevole, l'ho fotografato per tee perché resti qua impresso, perché anche se fa male da morirequesta data è solo nostra
e lo sarà sempre
Dell' essere madre
Dell' essere madre

Dell' essere madre
Dell' essere madre


Tante volte t'ho immaginata sotto questo cielooggi ci sono io quaggiù a guardarlo

cercando di oltrapassare le nuvole col pensiero
il tempo e lo spazio dell'universo per correre a riprenderti
Nessuno saprà mai di noidi quanto Amore c'è statodi quanto sia difficile ritrovarlo ora che non ci seiSoltanto noiche siamo rimasti sappiamo.


Se potessi dire quanto mi manchi con le parolenemmeno il mio cuore gonfio sarebbe capace di contenerle tutte

Allora lascio parlare chi lo fa con la leggerezza e la profondità di poeta
Questo brano di De Andrè, tratto da "La buona novella", che è tra i miei preferiti di sempre, lo dedico a tutte le madri che stanno ancora cercando, a chi ha cercato, a quelle che come me un tempo hanno aspettato, a quelle che aspettano.E soprattutto lo dedico alle invisibili, che devono imparare il difficile ruolo di essere madri di figli che non potranno mai abbracciare, ma che si sentono riempire ogni giorno la vita di buio e di luce.
Di gioia e dolore.
E a tutti quegli Uomini
che si scoprono padri
conoscendo la meraviglia di un Amore
inspiegabile
per un bimbo che non hanno tenuto dentro
e che non vedranno mai.
Ascolto questa poesia, e vedo i nostri figli che si tengono per mano.
           AVE MARIAE te ne vai, Maria, tra l'altra gente
che si raccoglie intorno al tuo passare,
siepe di sguardi che non fanno male
nella stagione di essere madre.
Sai che fra un'ora forse piangerai
poi la tua mano nasconderà un sorriso:
gioia e dolore hanno il confine incerto
nella stagione che illumina il viso.
Ave Maria, adesso che sei donna,
ave alle donne come te, Maria,
femmine un giorno per un nuovo amore
povero o ricco, umile o Messia.
Femmine un giorno e poi madri per sempre
nella stagione che stagioni non sente.

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