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“Demoni. Istruzioni per l’uso” − Christopher Moore

Creato il 03 agosto 2011 da Temperamente

“Demoni. Istruzioni per l’uso” − Christopher MooreAmerica, il luogo dove tutto può succedere. Un barbone può diventare Rockfeller, un idiota diventare il nuovo Hawking e un giovane seminarista di origini irlandesi beccarsi un demone mangiauomini come schiavo. Questa storia inizia più di settant’anni fa – anche se a guardare Travis non gli dareste mai più di vent’anni. Questa storia finisce a Pine Cove, la città americana con il più alto numero di donne divorziate degli USA. E, come in ogni buona storia, ci sono i buoni e i cattivi, una dolce cameriera sposata a un nullafacente alcolizzato, un saggio pescatore che raggiunge il nirvana leggendo letteratura in riva al lago, un gruppo di neo streghe vegetariane credenti nella Dea, e tutto si svolge in un paesino minuscolo che vive di turismo super kitsch e in cui tutti si conoscono e si reggono il gioco, mescolando solidarietà e perbernismo nel  perfetto connubio made in New England, e dove tutto quello che c’è da sapere succede nel solito bar. Aggiungete un mostro a forma di lucertolona che si nutre di esseri umani e che viene direttamente dal Paradiso, ma è opera dell’inferno, un ometto arabo che beve solo acqua salata e che è un genio dei tempi di Salomone, e una arcaica profezia con un misterioso rito per avere i contorni della storia di Demoni.

Ciò che vi mancherà – e ne sentirete davvero la mancanza, in una folle storia che così non andrebbe oltre lo sguardo distratto di qualche ragazzino - è l’ironia che Christopher Moore spande a piene mani sulle strambe situazioni che descrive. Lungo la folle storia, che ovviamente ha al suo interno anche una piccola parte on the road, gli inframezzi comici e ridicoli balzano tra le pagine, intervallando l’azione e arricchendola di spiritosissimi dettagli che torneranno tutti utili ai fini della soluzione del plot.

Primo libro di Moore, uscito nel 1992 in America e recentemente ristampato dalla Elliot, Demoni contiene qualche piccola sbavatura, soprattutto nel finale, ove sembra che l’autore faccia roteare un po’ maldestramente più di tre palline contemporaneamente in modo troppo circense. Dietro i maneggiamenti, però, gli elementi del comic fantasy sono tutti ben orchestrati, e l’autore mostra di aver raccolto degnamente la lezione del maestro Kurt Vonnegut, nonché di saper fornire un happy end divertente e non banale.

Come in un film corale, a ogni capitolo o paragrafo si cambia scena e la storia si spezzetta nelle tante voci dei personaggi, trovando sempre il modo per lanciare la battuta di spirito, senza mai scadere nel prevedibile o nello stupido. Il soprannaturale fa parte della vita tanta quanto il paradossale, perciò essere mangiati da un alieno alto più di tre metri è probabile quanto che il portiere della rispettabilissima catena di hotel Rooms-R-U sia in realtà la (travestita) dea del sesso online Roxanne. Lo scanzonato modo di narrare di Moore è un incoraggiante inno alla vita, regno del caso e dell’impossibile, e l’unico modo per sopravvivere è godersela e l’unico consiglio valido, “take it slow”.

Azzurra Scattarella

Christopher Moore, Demoni. Istruzioni per l’uso, Elliot, 2011, 16.50


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