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Di un ventennio restano le macerie

Creato il 25 ottobre 2012 da Ilrattodellospazio
Come un qualsiasi pugile suonato, anche Berlusconi finalmente riconosce che è giunto il momento di gettare la spugna. I sondaggi sono così sconfortanti che molto probabilmente come candidato leader arriverebbe solo terzo, dietro non solo Bersani-Renzi, ma addirittura dietro il carneade che candiderà Grillo. Una fine politicamente più ignominiosa di quella sancita dalle risatine della Merkel e Sarkozy. Bye bye Silvio. Com'è l'Italia che (politicamente) abbandona dopo quasi un ventennio? Se la Lega ha cercato di spaccare in due il paese orizzontalmente lungo la linea del Po, Berlusconi l'ha spaccato verticalmente, obliquamente ed in qualsiasi altra direzione. "Rossi" contro "neri", ad esempio, anche se i primi (i comunisti) erano già spariti da anni in Italia (e dal 1989 in Europa) ed i secondi, invece, li ha fatti tornare, addirittura al governo esattamente dopo 50 anni. Ma l'intera sua politica è stata all'insegna del "contro" qualcosa: individuare un nemico e coalizzare tutti gli altri contro quell'obbiettivo, che si trattasse di "fannulloni", pensionati, ecologisti o del gruppo parlamentare PD. Fino alla sua "discesa in campo" l'eterno governo democristiano (con i suo vari alleati) aveva cercato di governare con uno sguardo più vasto, "nazionale". Dopo di lui la politica ha guardato esclusivamente al possibile risultato elettorale ed agli interessi di parte. Soprattutto a scapito della "collettività" nazionale. E queste sono macerie ben difficili da rimuovere. Assai peggiori del terremoto più devastante. Con Berlusconi l'etica è stata sostituita con l'interesse personale. L'egoismo ed il menefreghismo sono "trasfigurati" da vizi a virtù. Così pure l'ignoranza, diventata quasi un vanto per l'attuale classe dirigente (o meglio: digerente). L'onestà? Qualcosa di aleatorio ed indefinibile, financo dopo una sentenza della Cassazione (figuriamoci poi in base a mere considerazioni). L'integrità? Un orpello ottocentesco, ammuffito. La correttezza? Roba da sfigati. Il parlamento, le istituzioni, l'università, la scuola, la cultura e tutto l'insieme dei valori che bene o male "fanno" una nazione e la orientano... il tutto sostituito da un unico valore supremo: il chiacchiericcio dozzinale televisivo, da quoziente intellettivo negativo e substrato culturale inesistente, che dal monitor si trasferisce al bar, addirittura svilendosi e semplificandosi lungo il percorso (sembra impossibile, ma accade), per poi tornare indietro, in tv, e ricominciare da capo. Una spirale intellettivo/cognitiva negativa. Il ruolo della donna, nell'immaginario berlusconiano, è la metafora perfetta dell'Italia, in ogni suo aspetto. Puttana, meglio se completamente oca. Grazie Silvio. Di cuore.

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