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Dieci Coltelli: Intervista con Steve Rasnic Tem

Creato il 28 dicembre 2011 da Alessandro Manzetti @amanzetti
Dieci Coltelli: Intervista con Steve Rasnic Tem
Intervista Dieci Coltelli con Steve Rasnic Tem, autore cult di narrativa horror e fantasy, vincitore di molti premi internazionali di genere, come il Bram Stoker Award, il World Fantasy Award, il British Fantasy Award e l'International Horror Guld Award:
Coltello 1) I nomi di almeno tre autori contemporanei di genere che scrivono meglio di te e perché
[Steve Rasnic Tem] Wow - Mi imbarazzerebbe dover dire che sono così tanti. Consentimi di fare tre nomi che scrivono quasi meglio di tutti: Cormac McCarthy, che è in grado di creare un personaggio semplicemente camminando attraverso una stanza, Toni Morrison, la sua prosa è perfetta, come la sua gestione dei personaggi, Lorrie Moore, probabilmente la nostra più grande scrittrice vivente di racconti, che combina umorismo e contenuti molto seri, apparentemente senza alcuno sforzo. Quello che mi fa andare avanti, come dico spesso agli studenti che si sentono scoraggiati confrontandosi con i migliori scrittori, è che sei proprio tu la persona migliore per raccontare le tue storie, che di fatto se non sarai tu a raccontarle nessun altro potrà farlo. Io desidero solo scrivere storie come Steve Rasnic Tem, al meglio possa fare, questo mi basta.
Coltello 2) Il momento o l’evento che ti ha fatto pensare (per un momento) di cambiare mestiere
[Steve Rasnic Tem] Questa idea mi è girata per la testa, come in una sorta di esperimento mentale, quando mi sono sentito logorato,  soprattutto dopo che mio figlio è morto nel 1988, quando il suono della mia voce dentro la testa era diventato irriconoscibile. Ma l'idea non ha mai preso seriamente piede, forse perché la scrittura è così centrale per come "funziono" nel mondo, per come mi consente di affrontare le contraddizioni della vita 
Dieci Coltelli: Intervista con Steve Rasnic Tem
Coltello 3) Quali compromessi hai dovuto accettare per motivi commerciali ?
[Steve Rasnic Tem] Come scrittore di racconti, molto pochi, perché si può sempre trovare un'altra opportunità, uno sbocco diverso. Io lavoro quotidianamente come redattore tecnico - cosa che mi protegge dalle necessità finanziarie dei compromessi. Occasionalmente però ho usato il parco giochi di qualcun'altro, utilizzando dei personaggi già definiti per un lavoro su commissione, in quei casi devi lavorare con regole e visioni del personaggio create da altri. I romanzi sono più problematici in quanto sai che alcune idee possono essere troppo difficili da vendere, per cui inizialmente sono necessarie  alcune operazioni di filtraggio della fantasia. Ma bisogna stare attenti a questo processo. La maggior parte degli scrittori, credo, si autocensura inutilmente 
Coltello 4) Conta qualcosa vincere i premi letterari, aiuta a vendere?
[Steve Rasnic Tem] Ne ho vinto qualcuno, li considero come delle belle sorprese, eventi che ti consentono di andare avanti attraverso le varie difficoltà, ma non rappresentano di certo niente da cercare o da pianificare, se diventano il tuo obiettivo possono allontanarti dal tuo percorso, credo, alterare i tuoi processi. Non penso che il lettore medio si preoccupi se hai vinto un premio o meno. Alcuni importanti riconoscimenti - l'Hugo, il Pulitzer - aiutano le vendite, soprattutto nelle librerie, ma credo che la maggior parte dei premi sia inutile per questi fini
Coltello 5) Quando non riesci a scrivere, in quale modo preferisci deprimerti e a chi telefoni?
[Steve Rasnic Tem] Non riesco a pensare a un momento senza idee per scrivere. Di solito il problema è quello di averne troppe, e dover scegliere quelle più promettenti. A volte però cerco di generare idee a caso, mettendo insieme parole disparate tra loro, con l'obiettivo di uscire dalle mie rotaie, dalle mie abitudini.
Dieci Coltelli: Intervista con Steve Rasnic Tem
Coltello 6) Cosa pensi quando leggi le classifiche di vendita di libri nel tuo paese?
[Steve Rasnic Tem] Sono solo felice che la gente compri e legga ancora i libri. Alcune persone si arrabbiano perché pensano che i loro lavori migliori non siano premiati dalle classifiche di vendita, ma questo è sempre stato vero. La buona scrittura a volte contribuisce alla popolarità, ma questo non è il fattore principale. Dipende da "cosa" sono spinti i pulsanti delle persone, delle loro motivazioni, quel processo è ancora in gran parte un mistero.
Coltello 7) Cosa rimproveri all’editoria americana, quali sono i suoi limiti?
[Steve Rasnic Tem] Anche se l'editoria è un business, è spesso disfunzionale. Il sistema dei ricavi negli Stati Uniti non ha mai avuto molto senso, dobbiamo ancora comprendere le lacune della promozione del libro, gli scrittori lavorano duramente per una paga troppo bassa, in media. C'è una certa impressione di confusione nell'editoria, in parte perché c'è disaccordo sul reale impatto sul mercato degli ebooks, e gli editori sembrano essere piuttosto cauti in questo momento. Se posso rimproverare qualcosa di importante è che le case editrici e gli editori oggi impiegano troppo tempo per dare un ritorno agli autori che presentano i loro lavori - rendendo quasi impossibile per alcuni liberi professionisti vivere ancora del proprio lavoro. 
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Coltello 8) Quante volte e perchè hai rifiutato di partecipare a un progetto no profit?
[Steve Rasnic Tem] Se intendi lavorare gratis è una cosa che non faccio quasi mai, a meno che non si tratta di un progetto molto speciale del quale voglio far parte o se è qualcosa per un ente di beneficenza nel quale credo in modo particolare. Ma le antologie per beneficenza spesso hanno molte difficoltà a fare abbastanza soldi, e tempestivamente, per offrire un reale contributo  alla loro causa - quindi ultimamente sono più propenso a donare un libro firmato per una vendita all'asta che scrivere un racconto per un'antologia di beneficenza. Per quanto riguarda invece lavorare per non essere pagati, o quasi - in generale credo che la gente non debba diventare editore finchè non potrà permettersi di pagare gli scrittori con un salario decente. Chi sostiene di offrire agli autori una "visibilità inestimabile" di solito afferma sciocchezze e dimostra una certa arroganza. Ci sono alcune ragioni che giustificano di lavorare per piccoli ricavi, ma allo stesso tempo gli scrittori devono stare attenti a preservare le loro risorse, sia finanziarie che intellettuali. Utilizzare troppo entrambe rende difficile poi continuare.
Coltello 9) La prima cosa che hai fatto dopo la firma di un importante contratto editoriale
[Steve Rasnic Tem] Potrei andare al cinema, e spendere qualcosa in più in una libreria. Niente di stravagante. Ho attraversato la linea dei 60 anni - devo conservare le mie risorse (di ogni genere).
Coltello 10) Ultima domanda: A chi (o cosa) lanceresti un coltello?
[Steve Rasnic Tem] A meno di non essere un esperto lanciatore di coltelli, la probabilità di affondare effettivamente la lama in qualcosa è piuttosto remota, è solo un modo per offrire un'arma al tuo obiettivo. Meglio usare una mazza da baseball, penso, se la presa è forte. Uno scrittore suppongo che potrebbe lanciare un libro, o una spillatrice. Ma solo per autodifesa, naturalmente
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Dieci Coltelli: Intervista con Steve Rasnic Tem
Profilo dell'ospiteSteve Rasnic Tem (1950 Jonesville) ha studiato scrittura creativa al Colorado State University, è un autore di narrativa horror e fantasy, le suo opere hano vinto più volte molti premi internazionali di genere, come il Bram Stoker Award, il British Fantasy Award, Il World Fantasy Award, l'International Horror Guild Award e tanti altri. Tra i suoi lavori che contano romanzi, racconti e raccolte:  Excavation (1986), The Man on the Ceiling (2000 con Melanie Tem) In These Final Days od Sales (2001) Book of Days (2002), Invisible (2005). Il suo ultimo libro è DeadFall Hotel (Centipede Press 2011) attualmente disponibile in edizione speciale illustrata e autografata, uscirà in versione standard ed ebook ad aprile 2012 per Solaris Books. Sito Web
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DeadFall Hotel di Steve Rasnic Tem (Centipede Press 2011)Reminiscenze di Ray Bradbury con le atmosfere di Edward Gorey, Deadfall Hotel ci guida attraverso una stagione trascorsa in albergo stregato. Raccontata attraverso la storia di un vedovo che assume l'incarico di direttore in un albergo con  insoliti ospiti, Deadfall Hotel è la cronaca di ciò che accade quando gli incubi cercano un luogo di rifugio. Questa esplorazione letteraria delle radici di orrore nell'inconscio collettivo può essere considerata una delle migliori creazione dell'autore, pluripremiato con il  Bram Stoker Award, il British Fantasy, il World Fantasy Award e l'International Guild Horror Award. Publisher Link
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