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Dieci secoli di medioevo, saggio storico di Renato Bordone e Giuseppe Sergi: sono stati veramente secoli bui?

Creato il 21 febbraio 2014 da Alessiamocci

Dieci secoli di medioevo” è un saggio di storia scritto da Renato Bordone e Giuseppe Sergi e pubblicato nel 2009 dalla casa editrice Giulio Einaudi e fa parte della sezione Piccola Biblioteca Einaudi Storia. Il libro è diviso in tre parti e ogni parte è suddivisa in capitoli.

Dieci secoli di medioevo, saggio storico di Renato Bordone e Giuseppe Sergi: sono stati veramente secoli bui?La prima parte “Poteri e strutture del potere: alto medioevo”. La seconda parte “Poteri e strutture del potere: basso medioevo”. La terza parte “Società, religione, economia”.

L’intendo del libro è ben chiaro dal titolo “Dieci secoli di medioevo” indica proprio un arco di tempo ben definito in due dati che indicano l’inizio e la fine del medioevo e fin dall’inizio mette in chiaro che il medioevo non può essere valutato come un evento che è successo in determinato secolo, ogni secolo che lo compone deve essere valutato a se, senza pregiudizi di nessun genere come è stato fatto erroneamente dagli storici del passato.

L’autori del saggio cercano di liberare il termine medioevo dalle polemiche del passato: additato dagli Umanisti, che rimpiangevano i fasti della classicità; accusato dalla Riforma di asfissiante pessimismo; definito dai Lumi come insieme dei secoli bui; ripreso e valutato a “piacimento” del Romanticismo politico e letterario.

Oltre a mettere in ordine l’idee sul termine medioevo e raccontare brevemente mille anni di storia, il libro ci spiega, quasi portandoci per mano le figure principali e le situazioni socio economico di questo arco di tempo.

I primi personaggi che vengono descritti sono i rappresentanti della nobiltà, in particolar modo conti e duca.  Figure che possiamo incontra tutt’oggi in alcuni paesi europei, ovviamente con funzioni sociali ben diversi.

Il termine comes (conte) aveva perso il significato originario  di “compagno, accompagnatore” per diventare una delle designazioni più diffuse degli uffici del re. Il termine dux (duca) era usato qualche volta, ed era attribuito o a personaggi a cui erano assegnate temporanee funzioni militari, o ai governatori di formazione territoriali di maggiori estensioni.

Dieci secoli di medioevo, saggio storico di Renato Bordone e Giuseppe Sergi: sono stati veramente secoli bui?Mentre altri personaggi che vengono descritti sono scomparsi con il tempo o sostituiti da altre cariche sociali. Per esempio: il cappellano di corte, il camerario, l’apocrisario, il coppiere, il maestro di caccia e altri ancora.

La terza parte del libro è interamente dedicata all’economia, di particolare attenzione è il capitolo “ Le campagne e l’economia curtense”.

I secoli altomedievali furono caratterizzati da condizioni di vita difficili: le continue guerre, il precario radicamento delle popolazioni nelle diverse regioni d’Europa, la perdita di funzione delle città, la riduzione degli spazi coltivati (a vantaggio di foreste e palude che in più luoghi avevano ripreso il sopravento) la forte diminuzione (anche se non tale sparizione) degli scampi commerciali e della circolazione monetaria, erano al tempo stesso cause ed effetti di un costante calo della popolazione europea”.

Dieci secoli di medioevo, saggio storico di Renato Bordone e Giuseppe Sergi: sono stati veramente secoli bui?Se da un lato gli autori evidenziano con queste parole un periodo buio, dall’altra parte ci presentano  le principali invenzioni che rivoluzioneranno l’agricoltura, fonte di guadagno per le famiglie nobili e di lavoro, oltre che nutrimento con i prodotti che ne derivano per la massa contadina.

Renato Bordone è stato docente di Storia medievale all’Università di Torino e tra le sue pubblicazioni possiamo ricordare “Lo specchio di Shalott” e “L’invenzione del medioevo” nella cultura dell’Ottocento (Liguori 1993). Curatore di “Le aristocrazie dei signori rurali al patriziato” (Laterza 2004) e di “I Lombardi in Europa nel Medioevo” (Franco Angeli 2005).

Giuseppe Sergi, docente di Storia medievale all’Università di Torino, è nel consiglio scientifico del Centro italiano di studi sull’alto medioevo di Spoleto.

 

Written by Rosario Tomarchio 

 


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