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Dieta basica, un salutare equilibrio

Creato il 26 settembre 2012 da Chiaramarina

Dieta basica, un salutare equilibrio
Dieta basica, per capire cos’è, come funziona e perché giova all’organismo, bisogna fare una piccola ma doverosa premessa di carattere scientifico. Intanto, una dieta basica è così detta perché si basa su un regime alimentare che utilizza cibi prevalentemente alcalini per mantenere il PH ematico nel giusto equilibrio acido-base. Un equilibrio imprescindibile senza il quale non potrebbe essere soddisfatta l’omeostasi (la capacità di autoregolazione degli esseri viventi, molto importante per mantenere costante l’ambiente interno nonostante le variazioni dell’ambiente esterno) e, quindi, verrebbe meno la condizione di buona salute dell’organismo.
Che cos’è il PH? E’ il potenziale (P) di idrogeno (H) e indica il grado di acidità di una soluzione. Il parametro di riferimento è l’acqua pura che ha un PH di circa 7. Al di sopra di questo valore una soluzione è basica, al sotto è acida. Ebbene, nei soggetti sani il PH ematico è leggermente alcalino (circa 7,41), perciò tutto ciò che fa abbassare il PH rendendolo acido, oltre ad altri danni, rallenta l’attività circolatoria, aumenta la ritenzione idrica e i processi infiammatori, riduce la sensibilità insulinica e favorisce la produzione di cortisolo (ormone che se prodotto in eccesso dalla corteccia surrenale, provoca patologie quali l’aumento di peso, accelerazione dell’invecchiamento e ulcere allo stomaco). Allora si capisce bene che, per favorire il processo di dimagrimento, è necessario mantenere basico il PH ematico.
E giacché non solo un’ alimentazione iperproteica, ma anche le dieta ipocaloriche e l’attività fisica intensa (che favorisce produzione di acido lattico), possono abbassare il PH ematico, l’unica soluzione secondo i fautori della dieta basica (o dieta del PH), è un regime alimentare in cui l’80% del cibo sia alcalino. Quali sono alimenti con PH superiore a 7? Quelli di origine vegetale: frutta e verdura fresche (lattuga, carote, patate mele, limoni, miglio, sedano, broccoli, bietole, fagiolini, cipolle, cavoli, semi di sesamo, arance, ecc.). L’altro 20% dell’alimentazione sarà a contenuto “acido” (latte e derivati, pesce, carne e carboidrati).
Il segreto della dieta basica sta, dunque, nel compensare alimenti acidi con alimenti basici: per ogni alimento a contenuto acido (quelli di origine animale, per esempio) se ne scelgono quattro a contenuto basico nel rapporto di 1 a 4.
Ovviamente, anche per seguire una dieta basica valgono le raccomandazioni di sempre: bere molta acqua (con PH superiore a 7) e farsi seguire da uno specialista del settore.


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