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Dieta: Insuccesso preannunciato

Creato il 04 novembre 2009 da Marco Caggiati

Ti sei mai chiesto/a perché la maggior parte delle persone che si mettono " a dieta" falliscono il loro obiettivo nel breve periodo (qualche settimana) e, tra quelli che perseverano, solo una piccolissima parte mantiene i risultati ottenuti nel medio (mesi) e lungo (anni) periodo?

In anni di lavoro nel mondo del fitness, a stretto contatto con i miei clienti e con i miei collaboratori (dietisti), ho capito che una dieta deve avere determinate caratteristiche per essere seguita facilmente e per far sì che diventi produttiva a breve e a lungo termine.

Eccoti di seguito le più importanti:

Obiettivo e scopo

Di primaria e fondamentale importanza è individuare un obiettivo alla base della decisione di "mettersi a dieta" e soprattutto avere ben chiaro lo scopo per il quale vogliamo veramente raggiungere la meta prefissata.

Infatti obiettivi superficiali portano a risultati superficiali.... Mi spiego meglio: tante persone in sovrappeso vorrebbero dimagrire, ma la maggior parte di loro vive bene ugualmente.. Ovvero, vorrebbero essere magri ed evitare di mettere a repentaglio la propria salute, ma fondamentalmente stanno bene anche così...., e quindi, non sono disposti a "pagare" il "prezzo" del dimagrimento.

Uno scopo motivante è basilare anche se apparentemente può sembrare poco rilevante. Ho conosciuto clienti stimolati più dal fatto di dovere rifare il guardaroba che dall'abbassamento dei fattori di rischio per le malattie dell'apparato cardiovascolare, indotto dal dimagrimento (infarto, ictus ecc.)..

Quindi è fondamentale avere obiettivi e scopi altamente motivanti e formularli nel modo adeguato!

Condivisione

La condivisione con un professionista dei propri obiettivi aiuta ad evitare alcuni meccanismi di auto sabotaggio che spesso si innescano a volte inconsciamente.

Monitoraggio dei risultati

Soprattutto per coloro che hanno obiettivi a lungo termine ( per esempio dimagrire di 15/20 kg), bisogna prefissare dei controlli, utilizzando metodiche di analisi della composizione corporea, che, oltre a capire se la strategia che si sta seguendo è quella corretta, sono molto utili per fissare dei microobiettivi.

E' decisamente più produttivo e gratificante orientare il focus mentale su piccoli miglioramenti mensili che , sommati, porteranno al raggiungimento della meta!

Diversificazione

Una dieta deve essere basata sulla diversificazione alimentare e prevedere la più grande varietà possibile di alimenti, questo per evitare, tra le altre cose, la noia nel mangiare sempre gli stessi alimenti.

Non restrittiva

Le diete basate sulla restrizione o sull'eliminazione di determinati alimenti sono destinate a fallire! Se sei un'amante di un alimento altamente calorico come per esempio la Nutella, è perfettamente inutile non mangiarla durante la dieta per poi tornare a mangiarla successivamente o, ancora peggio cadere in una "crisi d'astinenza"...... Logico che non potrai mangiarne in quantità eccessive...ed è altrettanto logico che sarebbe meglio evitarla..., però, come recita il famoso detto: "un conto è la teoria e un conto è la pratica"....

Educazione alimentare

Un aspetto che mi è caro e sul quale mi dilungo spesso con i miei clienti è il principio dell'educazione alimentare, che deve stare alla base di una dieta. Per evitare di incorrere negli stessi errori che hanno portato ad un sovrappeso è determinante acquisire quelle cognizioni di base che regolano la corretta alimentazione. Seguire una dieta senza capirne le fondamenta scientifiche è completamente inutile!

Attività motoria

In una società sempre più improntata sull'agio e sull'ipocinesi (ridotto movimento), in un contesto dietologico mirato al dimagrimento, l'attività motoria è diventata di prioritaria importanza. Questo non solo per ovvi motivi legati al consumo calorico (una persona che fa molta attività motoria, difficilmente "chiuderà" la giornata con un bilancio calorico positivo ,che la porterebbe ad ingrassare...), ma soprattutto per aiutare l'organismo a mantenere un corretto equilibrio ormonale tra insulina e glucagone.

CONCLUSIONI

Il segreto per trasformare un fallimento in un percorso vincente deve passare quindi sicuramente dal capire "perchè" le tue abitudini alimentari ti hanno portato ad un sovrappeso e "se" veramente vuoi affrontarne il cambiamento. Un grosso aiuto te lo può fornire un professionista preparato che ti educhi (la semplice elaborazione di una dieta non è sufficiente senza un percorso educativo e di monitoraggio) ad avere un corretto rapporto con il cibo e ti guidi nelle tue scelte alimentari.

La mancanza di uno dei punti esposti porta spesso al fallimento....

Se vuoi approfondire l'argomento, non esitare a lasciarmi un commento!!

Ciao al prossimo articolo!

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