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Dischi parlanti: Too many people!

Da Farmacia Serra Genova
Il 31 ottobre 2011 è passato alla storia come il "Day of 7 Billion". Ebbene sì: stando ai calcoli dei complicatissimi pallottolieri delle Nazioni Unite, quattro anni fa siamo diventati sette miliardi ad abitare questo pianeta.
Dischi parlanti: Too many people!

L'evento è stata l'occasione per portare all'attenzione del mondo le opportunità e i problemi causati da una popolazione sempre crescente e dalle risorse del pianeta usate in modo ancora poco razionale, come se non fossimo poi così tanti a dovercele spartire.
La data scelta è ovviamente simbolica – con un margine di errore di "appena" dodici mesi – per via della comprensibile impossibilità delle statistiche demografiche di essere precise come un timer della Formula 1.
Dischi parlanti: Too many people!

Per la stessa ragione, è impossibile stabilire con certezza chi sia stata la persona n.7 miliardi a nascere sulla Terra. Ma si è pensato anche a questo, e – per dare un'aria di ufficialità a questo storico passaggio – si è fatta una selezione di neonati per rappresentare l'umano n.7 miliardi.
Difficile, dunque, trovare un disco che possa parlare a nome di così tante persone. Perciò, faremo parlare qualcuno che di solito mette tutti d'accordo: Sir Paul McCartney, che – nel suo bell'album Ram – ha incluso un brano dal titolo "Too many people", ovvero "Troppa gente".
Sir Paul non ce l'ha con il sovraffollamento del pianeta (anche perché all'epoca del brano, negli anni Settanta, si era ben lungi dall'essere 7 miliardi), ma con la "troppa gente" che cerca di dirci cosa fare e limitare in qualche modo la nostra libertà. Beh, forse non tutti sanno che questo brano è una sottile frecciata a John Lennon (e, di riflesso, alla sua tragicamente inseparabile Yoko Ono), che – a quanto pare – in quel periodo aveva iniziato ad avere una personalità un po' troppo forte per i gusti di Paul.
Fatto sta che – nonostante i disaccordi tra i membri dei Beatles – le loro canzoni non stancano mai. Per questo, assieme a "Too many people", ci godiamo anche "She came in through the bathroom window", proposta per la prima volta nel lunghissimo medley che è il lato B di Abbey Road.


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