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Discorsi edificanti e prediche a chi paga per non avere nulla

Creato il 13 giugno 2015 da Ritacoltellese

Da: SI24.it


Il Papa: “Dialogo e amore per i migranti”
Renzi: “La soluzione non è chiudere le porte”

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Andrebbe praticato l’amore e il dialogo in posti come aeroporti e stazioni, luoghi di frontiera, peralimentare la fraternità tra le persone e preservare un clima sociale pacifico“: questo ha detto papa Bergoglio, rivolgendosi ai cappellani aeroportuali che hanno partecipato a un incontro organizzato dal Pontifico Consiglio per la pastorale dei migranti. È una “situazione preoccupante – nelle parole di papa Francesco – quella dei passeggeri senza documenti, rifugiati o chiedenti asilo, che vengono tenuti nei locali aeroportuali per brevi o lunghi periodi, a volte senza assistenza umana e spirituale. È importante collaborare e mettersi in ascolto dello Spirito Santo, che crea unità nella diversità”. Il riferimento è lampante: nelle parole del pontefice si rivedono i volti stanchi e provati dei migranti che affollano la stazione centrale di Milano e la Tiburtina di Roma, raramente considerati come altri esseri umani da soccorrere, quasi sempre ritenuti un problema da risolvere. Domenica 21 e lunedì 22 giugno, il Papa sarà a Torino, e in quell’occasione avrà un incontro con un gruppo di migranti. C’è chi vuole chiudere le porte ai migranti, e c’è chi si schiera contro: lo ha fatto il papa, lo fa il premier Matteo Renzi, parlando al VII Forum Italia Latina e Caraibi tenutosi a palazzo Lombardia. “Identità e tradizione – ha spiegato il presidente del consiglio – non sono ostacolo alla globalizzazione. Oggi in tanti abbaiano alla luna, vivono sulle paure e pensano che la soluzione sia chiudersi a chiave in casa, ma non è così. Il globale ha prospettive entusiasmanti”. Che non può scoprire chi ha rabbia e paura, ma chi porta “coraggio e speranza”. 12 giugno 2015 Discorsi edificanti e prediche a chi paga per non avere nulla Mi spiace per il Papa e per Renzi ma i discorsi edificanti non reggono davanti alla cruda realtà che è fatta di uomini (gli Italiani) e soldi (sempre tirati fuori dagli Italiani).E' facile parlare e tenere ben chiuse la porte dello Stato Vaticano, con le sue belle strade pulite, i suoi bei giardini puliti... preclusi ai clandestini sporchi, maleodoranti ed affetti da scabbia e tanto altro, che entrano senza quarantena alcuna, senza alcun cordone sanitario.Mi spiace ma puzza troppo di demagogica carità che debbono fare gli altri, pagare gli altri...Come le spese per il Giubileo. Il Papa decide e i contribuenti Italiani pagano.Nessuno ha il diritto di fare la morale senza dimostrare di sacrificarsi per primo e non mi sembra che ci sia nemmeno mezzo clandestino dentro il Vaticano, come non ci sono zingari che producono immondizia senza pagare la tassa sui rifiuti...La Caritas e tutte le varie ONLUS caritatevoli di stampo cattolico si alimentano sempre dalle casse dello Stato Italiano... Dunque basta con l'ipocrisia.Per secoli il volgo ignorante è stato gestito così: prediche e anatemi... Ma spero che la gente che non ne può più di pagare balzelli abbia capito e sappia vedere che la stanno fregando ora come sempre.Quanto a Matteo Renzi vorrei vedere che facesse qualcosa anche per quelli come me che pagano e non hanno nulla da questa Società. Non mi interessano le belle parole edificanti quando debbo pagarmi salate visite mediche, quando da quando ho preso il primo cedolino della pensione, a dicembre 2011, ad oggi ho visto diminuirla di 100 euro per l'aumento dell'IRPEF comunale e regionale.Se il comune di residenza non mi da nulla, la Regione Lazio non provvede neppure alla mia incolumità (ed a quella di tante altre persone) non curando gli alberi di sua proprietà e competenza, neppure di fronte agli interventi dei VV. FF. e dei suoi stessi tecnici che scrivono relazioni sul pericolo costituito da detti alberi lasciati nell'incuria da anni!  Insomma questo Stato mi toglie e basta, mi chiede di pagare e basta e verso quelli come me non fa il suo dovere.Trovo quindi i discorsetti edificanti quanto mai falsi ed ipocriti.

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