La Danimarca ha sospeso il trattato di Schengen, entro 2 o 3 settimane riprenderanno i controlli alle frontiere. Alla firma della convezione sulla libera circolazione, la Danimarca ha ottenuto uno statuto speciale che le consente di decidere se applicare o meno le misure.
Il governo di centrodestra guidato da Lars Lokke Rasmussen ha ceduto alle richieste del Dansk Folkeparti, fazione di estrema destra guidata dall’euroscettica Pia Kjaersgaard, che con l’appoggio dei sui 24 seggi tieni in piedi l’esecutivo e che aveva fatto della stretta anti-immigrazione un suo cavallo di battaglia.
I controlli si intensificheranno soprattutto al confine con la Germania, senza trascurare i porti e il ponte sullo stretto dell’Oresund che collega la Danimarca alla Svezia. L’obiettivo è evitare l’ingresso dei profughi Nordafricani.
Il ministro del Lavoro Claus Hjort Frederiksen ha dichiarato:
Nel corso degli ultimi anni abbiamo avuto un aumento del crimine transfrontaliero, ed è proprio questo il problema. Costruiremo quindi delle nuove installazioni alle frontiere con la Germania con dei nuovi sistemi di controllo elettroni e di identificazione delle targhe.
La Commissione Europea ha chiesto immediatamente delucidazioni, ma domani a Bruxelles è previsto un summit per rivedere Schengen, con la possibilità di re-introdurre controlli alle frontiere in casi straordinari.
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