Magazine Diario personale

Dormosi

Da Marlenetrn

DormosiDevo rispondere a qualcosa come 100 mail. Alcune sono di pagamento, roba che se non rispondo non percepisco euro, un altro paio sono di collaborazioni fighe che se continuo a latitare mi mandano a fanciullo. Poi ci sono quelle di lavoro, tipo  articoli per delle riviste, che il pezzo mensile l'ho già inviato, poi però pensano bene di chiamarmi di Domenica mattina e commissionarmi un intervista. ok nessun problema, se c'è una cosa che mi piace sono le interviste, lavoro minimo, domanda e risposta e il gioco e fatto. Per quanto deve essere pronta l'intervista? Lunedì pomeriggio entro le 15. Lunedì andiamo in macchina, quindi ci serve presto. A quindi ho una settimana per organizzami, bene. No, non una settimana, lunedì domani, lunedì 13. No scusa, ma sono le 11:00 di domenica mattina e dovrei come minimo chiamare per un appuntamento e se non mi ricevono? Li devi tallonare, mi risponde il direttore. Se non ti ricevono, li aspetti fuori finché non li becchi e ti rispondono. Ma sta scherzando? no, non scherzava e che fare la redattrice è davvero uno sporco lavoro. All'intervista poi mi hanno affiancato il caso di certe foto anonime, giunte in redazione, riguardo una discarica abusiva, ed ecco che dismessi i panni da giornalista dovrei indossare quelli da detective e almeno che non mi ritrovo con un fucile puntato alla testa dovrei venire a capo della matassa, il problema è che da dove cavolo si comincia a fare ricerca se in mano hai solo delle foto anonime?. Ecco, a questi interrogativi aggiungiamo anche le altre mail, quelle di tipo vario ed eventuale ed il quadro delle mille mila cose che dovrei fare ogni volta che accendo il Pc è completo. Che poi ci sarebbe anche il Blog e onestamente vi dico che questo post lo sto scrivendo proprio a discapito delle mail, nella perversa convinzione che prima o poi un entità parallela si deciderà dI occuparsi della corrispondenza a posto mio. 

Il fenomeno inquietante sapete qual'è? la dormosi. Non appena lo schermo del mac si illumina le palpebre dei miei occhi si trasformano, saracinesche automatiche, io le tiro su e quelle vanno giù, in una gara impari a chi è più forte tra la volontà di restare svegli e la necessità di un pisolino. Ricordo che fino a 7-8 anni era consuetudine a casa, il riposino pomeridiano. I miei lavorando, crollavano cotti e per convincerci ad andare a letto, ci promettevano che avremmo dormito solo mezz'ora. Io e mio fratello ci attaccavamo come cozze a quel "mezz'ora" e facevamo finta di dormire davvero 30 minuti di orologio e per orologio intendo proprio che tenevamo d'occhio l'orologio e allo scoccare del 30° minuto balzavano giù dai lettini. Se c'era una cosa che proprio non capivo da piccola era "come cavolo si fa ad avere tanto sonno di giorno?" "è innaturale dormire al pomeriggio, con tutto quello che si potrebbe fare." Non ho mai trovato risposta se non ora che al posto dei miei genitori ci sono io. Si perché una volta svegli io e mio fratello cominciavamo la tortura di mamma e papà, che porelli avevano appena preso sonno. Solletico ai piedi, formichine sulle braccia e sulle guance, tentavi di aprire i loro occhi con le dita, ridendo poi nel vedere la pupilla tutta bianca e ripetizioni a cantilena "ci alzino, ci alziamo, ci alziamo, ci alziamo" con tanto di salti sul letto tra i due. alcune volte ci andava bene e finalmente come zombi i miei si alzavano per disperazione, altre volte esplodevano in sonori urli animaleschi. In caso la risposta era la seconda, davamo tregua per un po', max 5 minuti e poi tornavano all'attacco, ma in maniera soft questa volta. Carezze, parole sussurrate dolcemente "mamma ci vogliamo alzare" "papà sono le cinque non è tardi?" "mamma ci prepari la merenda?" da perfetti paraculi insomma, ma anche da impareggiabbali cacacazzo.Ecco ora prendete tutto questo e spostatelo di 20anni in avanti del tempo e al posto di me e mio fratello meteci la Princi. Oddio, oddio, oddio, adesso so casa provava mia madre, quando io non volevo altro che ci venisse a preparare la merenda. Elemosinare un minuto di sono in più ad un nano nel pieno delle forze fisiche, che strazio. Princi ancora due minuti e mi alzo. Princi va a a giocare in camera tua che tra un pò arrivo. Niente, lei è li al mio capezzale che mi fa saltare i mini poni sulla testa, che mi costruisce con i lego sulle gambe, che mi infila bambole ricercate da fantomatici coccodrilli sotto le coperte e mi riempie la testa di fiumi di parole e cose e domande a cui non riesco a far altro che annuire. Ecco io non ho ancora risposto alla domanda di quando ero piccola, però riconosco di essere stata un grandissima rompiscatole e di starne pagando il contrappasso avendo passato il gene a mia figlia. Perché non sono tutti così rompiscatole i 3enni, vero? che proprio mentre stiamo riposando, vogliono, nell'ordine: l'acqua, la merendina quella nella dispensa in alto e non sanno prendere da soli, fare il puzzle insieme, allacciare le scarpette alle bambole, disegnare il capolavoro della loro vita con le tempere e i pennelli.Tutto questo per dire che sto morendo di sonno e che sarà la gravidanza ma se non dormo ora 10 minuti che anche la Princi riposa, credo che non avrò tregua fino a stasera prima di andare a letto. Quindi al diavolo le mail. Ora spengo e mi stendo qui, sul divano. A bientòt!Song: The Cranberries - Dream


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