Magazine Cultura

Dracula di Bram Stoker [Rubrica “I grandi classici…”]

Creato il 15 maggio 2015 da Nasreen @SognandoLeggend

lett

Dracula

di Bram Stoker

Classicus come clarus-a-um è ciò che si sente in modo chiaro e distinto, classes erano i gruppi chiamati all’appello nei comizi e così anche i contingenti chiamati alle armi. Classici furono anche detti i cittadini della prima Classis nella costituzione di Servio Tullio. Ad un certo punto, per metafora, ci si cominciò a riferire agli scrittori indiscutibilmente più importanti come a Scriptores classici, qualcosa come “scrittori di primo ordine”. Di qui il termine si impose nel linguaggio comune per arrivare a noi. Che cosa fa di un libro un classico? Italo Calvino disse i classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: «Sto rileggendo…» e mai «Sto leggendo…». I classici sono libri che hanno fatto la storia della letteratura, opere di particolare valore, dotate di una grande bellezza, e che riflettono caratteristiche e condizioni con una forte morale. Ciò che rende un libro classico è la sua particolarità nel trattare temi universalmente validi in epoche e tempi differenti, ma sempre sentiti e amati. Molti di noi hanno dei classici un’idea generica ma non approfondita, probabilmente frutto dei tormenti della scuola che te li imponeva senza passione. Tuttavia crescendo si matura l’idea che esistono libri che non possono assolutamente essere ignorati e che vanno letti almeno una volta nella vita perché contengono grandi insegnamenti, perché considerati un’istituzione da centinaia di anni, oppure perché hanno emozionato tante generazioni nel corso del tempo. Raccontano la storia di epoche a noi sconosciute e lontane, regalandoci la meraviglia di riconoscerci nelle loro pagine. Come diceva infatti il grande Italo Calvino: “Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”. Spesso ci si chiede se i classici possano essere considerati attuali, beh! credo che bisognerebbe chiederci invece: Noi siamo abbastanza attuali per i classici?

Ecco perché nasce questa rubrica, per attualizzare e attualizzarci cercando di invogliarvi a “rileggere” grandi classici della letteratura straniera e italiana. Cercheremo di non annoiarvi con le nostre recensioni e speriamo di ridare “vita”, nel nostro piccolo, a dei capolavori assoluti.

sep

Dracula di Bram Stoker [Rubrica “I grandi classici…”]Titolo: Dracula
Autore: Bram Stoker (Traduttore: Marianna D’ezio)
Edito da: Giunti
Prezzo: 7.23 € copertina flessibile // 2,99 € formato Kindle
Genere: Letteratura Classica, Fantasy
Pagine: 620 p.

anobii-icon Good-Reads-icon amazon-icon

Trama: In un tetro castello tra le nebbie della Transilvania il giovane avvocato inglese Jonathan Harker è ospite del misterioso conte Dracula, con cui tratta l’acquisto di alcune case a Londra. La morte, il sangue, l’amore, nel più celebre romanzo gotico di tutti i tempi. Una delle figure più inquietanti, minacciose e sensuali della letteratura mondiale.

Immagine5

Recensioneùdi AuriCrem

im 1Dracula: l’origine di triliardi di libri scritti sui vampiri, l’origine del fenomeno Twilight, l’origine del fenomeno non-morti &Co. Semplicemente l’origine, ispirato a sua volta al terrificante principe rumeno Vlad l’Impalatore. Sono partita con la lettura di questo libro con la mente intasata di mille fantasie a riguardo e più leggevo più il sorriso mi si storceva.

Devo ammettere che non ne sono rimasta propriamente delusa nel vero senso della parola, solo mi sono ritrovata spiazzata perché l’idea che io avevo di questo caposaldo della letteratura era completamente diversa. Mi aspettavo un libro pieno di paura, sangue e violenza e invece tutta l’aggressività e il terrore scaturiscono dall’atmosfera che Stoker riesce a creare.

È tutta una questione psicologica di oppressione mentale, il lettore si sente soffocare dall’impossibilità di agire dei personaggi stessi, dalla loro incapacità di stare al passo con Dracula nella feroce rincorsa che caratterizza il romanzo e che ci invade la mente pagina dopo pagina.

La natura opera in modo da farci sperare, e dunque credere, contro noi stessi, che le cose andranno proprio come dovrebbero, e non come dovremmo sapere che andranno.”

im 2Nonostante la scrittura sia per i miei canoni poco scorrevole, la storia è comunque incalzante ed essendo il cardine della letteratura vampirica, se così vogliamo definirla, leggendo questo libro si arriva alla radice degli attuali romanzi o saghe a tema, ambientate in luoghi moderni e comuni mentre Stoker posiziona la sua creatura sempre nell’ombra, nascosto e irraggiungibile. Libri che ci mostrano mille versioni differenti di vampiri e altre creature della notte mentre il nostro Dracula, quello di Stoker, il primo e vero non-morto, si presenta in maniera del tutto differente.

im 3Il Dracula di Stoker è un vampiro freddo, che è tranquillamente disposto a sacrificare vite, tempo e usare ogni mezzo per raggiungere l’obiettivo della sua esistenza sanguinaria. Un vampiro il cui aspetto è descritto come un uomo distinto, con pochi caratteri distintivi e poche descrizioni fisiche o caratteriali, di lui conosciamo solo la sua sete di sangue e la sua anaffettività verso chiunque e qualunque cosa. Non ha legami di nessun tipo infatti, e da ciò deduciamo che sia stata solo un’evoluzione degli ultimi anni il tarlo di mettere amore e affetto nel cuore di un vampiro, rendendolo giovane, bello, desiderabile e talvolta addirittura amichevole. In origine queste creature erano pensate come emblema del male, prive di tutte quelle qualità che contraddistinguono gli uomini, come la capacità e la voglia di amare e di costruire una rete di legami attorno a sé.

Le ambientazioni tetre la fanno da padrone, oltre alla descrizione dei personaggi resi sempre pallidi, stanchi o malvagi, assetati e impazienti di estrapolare la vita da un corpo tramite l’unico mezzo che darà loro piacere: il sangue. Ci si immagina sempre luoghi nebbiosi e nebulosi, magari uggiosi e bui, carichi dello smog tipico dell’epoca vittoriana. Luoghi abbandonati oppure ricchi di gente grigia che, troppo impegnata su se stessa e sulla propria vita, non si guarda intorno e lascia agli altri il compito di indagare il mondo circostante.

Nessuno può sapere, se non dopo una notte di patimenti, quanto dolce e prezioso al cuore e agli occhi possa essere il mattino.”

Nonostante la lettura abbia stravolto le mie aspettative, questo è stato comunque un bel libro ed essendo un caposaldo della letteratura lo consiglio sicuramente a chiunque!

Voto

Dracula di Bram Stoker [Rubrica “I grandi classici…”]

Immagine5

Dracula di Bram Stoker [Rubrica “I grandi classici…”]Abraham Stoker detto Bram è stato uno scrittore irlandese, divenuto celebre come autore di Dracula, uno fra i più conosciuti romanzi gotici del terrore. In vita era conosciuto in particolare per essere l’assistente personale dell’attore Henry Irving e il direttore economico del Lyceum Theatre di Londra , di proprietà dello stesso Irving.
Immagine5


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :