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Dylan Dog - Nel fumo della battaglia

Creato il 08 aprile 2015 da Flavio
Dylan Dog - Nel fumo della battagliaDylan Dog N° 343 
Nel fumo della battaglia
Copertina: Angelo Stano 
Soggetto, sceneggiatura e disegni: Gigi Simeoni
Periodicità: mensile 
Uscita: 28/03/2015 
E' un anno che il piccolo Joy è morto, suicidatosi lanciandosi da una finestra aperta in un manicomio per bambini. Susy, sua madre, non si da pace e ne piange la perdita ogni singolo momento di ogni giorno. Fino a quando, tra lo speranzoso ed il terrorizzato non riceve un messaggio del suo piccolo: via chat. Tra il pensiero per uno scherzo di cattivo gusto e la folle speranza prima si rivolge alla polizia e poi si ricorda che in vita il bambino era un fan di Dylan Dog. Susy si gioca anche la carta del paranormale per capire quello che le sta veramente accadendo.
In un apparente aldilà, spaventoso e ricco di creature minacciose, il piccolo Joy cerca dei punti di contatto per continuare a parlare con la madre, ma il Male è sempre in agguato e si nutre del suo Bene verso di lei per trovare una via d'uscita dal regno in cui è relegato.
La battaglia infurierà su più piani astrali. All'ex Old Boy il compito di essere l'alfiere a caccia dell'anima del piccolo Joy.
Tutto "made in Simeoni". Disegni, sceneggiatura e soggetto. Tutto tranne la stupenda copertina di Angelo Stano. Dopo le 50 sfumature di grigio al cinema, sulla copertina del mensile dell'horror di casa Bonelli poche sfumature di nero  e due punti di azzurro. Una delle copertine più azzeccate di sempre.
Tornando a Gigi, che quando esce di casa gli citofonano gli amici per sbranargli il gelato in freezer. I disegni hanno un delicato e piacevole gusto retrò che coinvolge parecchio il lettore. Sono densi di neri, ricchi di dettagli e di linee narrative. La qualità si mantiene costante per tutto l'albo e tiene incollati ad una storia particolarmente ostica e ricca di metafore.
Per portare in vita le sue idee, Simeoni, sceglie di rappresentarle utilizzando un'iconografia piuttosto canonica: l'angelo crocifisso, il male nero, oscuro e nascosto ed il percorso di avvicinamento di Joy verso la madre costellato di punti di salvataggio, come nei videogame. Inseguito dai nemici, il bambino, dovrà raggiungere queste isole luminose e, per poco, sicure dove potrà prendere fiato e entrare in contatto con Susy.
Si rispetta, anche, il cliché del latin lover nell'animo dell'Indagatore dell'Incubo, seppure alla luce di quanto scoperto nei mesi precedenti, ma tra qualche scelta aspettata, qualche metafora semplice, il messaggio dell'autore passa e giunge al lettore.
Simeoni ha portato a casa un bel lavoro. A cinque mesi dall'entrata nell'era Recchioni possiamo essere positivi su quanto ci attende nei prossimi numeri, anche se, ancora, non si sono viste mantenute le promesse di serialità dell'albo. Non si è ancora capito bene lo scopo di questa "prima stagione" in dodici episodi. A meno che non sia quello di presentare i nuovi personaggi ed evolvere Dylan verso un nuovo se stesso.

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