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“È da te che verrò” di Sarah Iles: al destino non si sfugge qualunque espediente si metta in atto

Creato il 01 febbraio 2016 da Alessiamocci

“Aveva assunto le fattezze dure della maschera che indossava ogni giorno. Non aveva il tempo né la voglia di mostrare la vera se stessa, proprio perché gli altri ne chiedevano un’altra che fosse brillante, puntuale, scrupolosa, che ricordasse al posto di chi dimentica, che non si abbattesse mai, che non accennasse alcuno sconforto.”

Dopo “In punta di piedi” (David and Matthaus, 2013) torna l’autrice siciliana Sarah Iles con una storia romantica, autopubblicata su Amazon nel dicembre 2015. “È da te che verrò” riprende nel titolo una frase che l’amato scrive alla protagonista in un taccuino, “testimone” della loro passata relazione d’amore, nonché depositario di una promessa eterna.

La vicenda è ambientata ai giorni nostri a New York, mentre sta per sopraggiungere la primavera. Hélèna Campbell ha cambiato vari posti di lavoro, e lo ha fatto perché il suo ex – l’uomo al quale è stata legata per undici anni – sembra inseguirla e venire sempre in contatto con lei. D’altra parte, essendo entrambi nel ramo delle comunicazioni, capita spesso che si ritrovino a dover condividere un ufficio. Puntualmente, anche questa volta, Nick Richardson varca la soglia e le viene presentato come il suo nuovo collega.

Hélèna si è ormai fatta una posizione, e non intende più fuggire. Accetta dunque la sfida, ricorrendo alla strategia più logica: cercare di evitarlo il più possibile.

Durante un viaggio di lavoro a Boston, entrambi dovranno tenere a bada le avances di altre persone, e, riscoprendosi gelosi, capiranno che quel sentimento che li ha legati non si è mai sopito.

Hélèna dovrà affrontare diverse prove, prima di riuscire a ritrovare se stessa e sperare di essere nuovamente felice. Il difficile rapporto coi genitori, che non vede da anni; quel “segreto” mai svelato a Nick, causa del loro allontanamento; l’aiuto di uno psicologo che forse non intende rimanere solo tale. Talvolta, nella vita, si prendono decisioni nel tentativo di salvare chi si ama, senza rendersi conto che invece deve essere sempre offerta un’autonoma possibilità di scelta. Questo è stato quanto ha fatto Hélèna, comunicando anni prima ad un interdetto Nick la fine della loro storia d’amore. Ma il passato ritorna e, se non viene “risolto”, alberga la mente come fosse ossessione.

Lo stile di Sarah Iles è semplice ed evocativo. La scelta di non ambientare il romanzo in Italia è coraggiosa, ma l’autrice è credibile. Non indugia in inutili descrizioni, né in patetiche autocelebrazioni dei suoi personaggi.

Interessante è l’intreccio dei bigliettini d’amore che la giovane Hélèna riceve un po’ ovunque, per cercare di dare un taglio misterioso alla storia sentimentale. Più di tutto ho amato le parti che parlano della Provenza e dei campi di lavanda, che Hélèna si trova prima a sognare e poi a visitare.

“È da te che verrò”, pur appartenendo al filone del “romance”, affronta il lato intimistico dei personaggi e cerca di porre domande esistenziali. Per questo lo consiglio agli animi romantici, che desiderano leggere qualcosa di diverso dalle più ovvie banalità in cui il genere, talvolta, è portato a perdersi.

Written by Cristina Biolcati

Info

Intervista Sarah Iles


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