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E se i tempi fossero maturi per le versioni originali?

Creato il 06 febbraio 2013 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Andrea Marzella

Cari lettori,

Django non doppiato: e se i tempi fossero maturi per proiettare le versioni originali dei film?
il dilemma del giorno è: il doppiaggio, favorevoli o contrari? I favorevoli possono dire che è molto comodo, che permette di avere una visione più concentrata e che i doppiatori italiani sono spesso più bravi degli attori doppiati. Chi è contrario dirà che è uno stupro culturale, che offende l’intelligenza di chi vuole apprezzare le sfumature della versione originale e che i doppiatori italiani sono sempre gli stessi quattro gatti. E poi c’è Asia Argento, la terza via, che doppia se stessa con i risultati che tutti conosciamo.
Django non doppiato: e se i tempi fossero maturi per proiettare le versioni originali dei film?
Il punto forse è un altro: che siate favorevoli o contrari, oggi la tecnologia permette di scegliere: DVD, Sky e internet offrono la possibilità di personalizzare la visione domestica di un film o di un telefilm a seconda del proprio gusto. Il nodo da sciogliere è il cinema: nonostante ci siano decine di multisala, le versioni originali sono poco più di un miraggio. L’espansione del numero degli schermi ha portato indubbiamente dei vantaggi – junk food à gogo, poltrone comode, tecnologie varie – ma sul piano dell’offerta le cose non sembrano poi essere cambiate più di tanto rispetto alle decrepite sale di vent’anni fa: i titoli sono sempre gli stessi, magari spalmati su più sale — perché c’è la versione 3D, la versione 2D e magari la versione IMAX. Di dedicare una sala, anche la più piccola e micragnosa, alla versione originale di una pellicola, non se ne parla, manco morti. Paradossalmente, le sale decrepite di vent’anni fa, le sopravvissute, sono più sensibili a queste richieste, ma presentano il problema di non essere comode come i multisala, inutile girarci attorno.

Django non doppiato: e se i tempi fossero maturi per proiettare le versioni originali dei film?
Una buona notizia sembrerebbe arrivare da Roma, dove la versione sottotitolata di Django Unchained ha avuto in proporzione un successo maggiore della versione doppiata. Non è neanche difficile capire perché: non si può sentire Christoph Waltz doppiato con un accento tedesco da cartone animato. Parliamo di Quentin Tarantino, mica dei Looney Tunes. Le case di distribuzione a parole si dimostrano interessate e aperte a questo mercato in ascesa ma, in sostanza, la situazione non sembra destinata a subire grandi cambiamenti. Il fatto, cari lettori, è che, piaccia o meno il doppiaggio, sarebbe giusto che il cinema offrisse un ventaglio di possibilità sempre maggiore, di pari passo all’aumento dei prezzi del biglietto, anziché insistere esclusivamente con l’ottusa logica del 3D. Voi cosa ne pensate?


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