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E se investissimo in cultura ??

Creato il 19 novembre 2012 da Malpaese @IlMalpaese

Un tempo, nemmeno tanto lontano, il nostro Paese era la 5a potenza mondiale . Il Pil cresceva a doppia cifra e anche con l’ agricoltura eravamo il ” granaio d’ Europa ”. Ora non lo siamo piu’ ( e sicuramente mai lo risaremo ) ne’ in campo industriale ne’ in campo agricolo. Come mai ? Le ragioni sono diverse ma una su tutte e’ che Paesi un tempo colonizzati da altri stati europei si sono conquistati l’indipendenza ( India, Brasile, Sud Africa ) e altri sono entrati nel mercato globale dopo anni di isolamento ( Cina ). Ecco perche’ l’idea di una Europa superpotenza e’ ancora e sempre piu’ che validissima. Che fare per poter restituire all’ Italia il ruolo che, per tante ragioni le compete ? Le soluzioni sono diverse ! C’ e’ chi parla di essere pure noi autarchici ma come potremmo mai esserlo senza le materie prime che non abbiamo ? Forse in agricoltura ma sappiamo bene che dopo anni di industralizzazione selvaggia la produzione agricola e’ stata devastata . Conviene certo di piu’ comprare dall’ estero i prodotti che ci necessitano. C’e’ chi, come soluzione, parla di una ” cinesizzazione ” del lavoro e dei lavoratori per essere al passo ( e ai ritmi di moderna schiavitu’ ) con altri popoli che non hanno mai conosciuto la parola diritti : pero’ credo che non si possano perdere in nome della globalizzazione diritti conquistati in anni di lotte… E se invece investissimo in cultura ? In quella idea di cultura che da troppi anni e’ stata messa da parte in nome del Dio danaro ? Qualcuno potrebbe obiettare che poi, alla fine , la cultura appaghi lo spirito ma non certo lo stomaco ; che la cultura non produce ricchezza materiale e che con le sole idee non si mangia; che a tanti l’ idea di avere una cultura non interessa minimamente….Ma poi, alla fine, cosa intendiamo veramente per cultura ? Da troppo tempo si e’ identificata la cultura col solo sapere o ancor peggio con la sola scolarita’. In un mondo in cui le cose da conoscere sono troppe, si sono creati i cosidetti tecnici o esperti ferratissimi nei loro campi ma molto lacunosi in altri. Cosa e’ quindi la cultura ? Dove sta’ ? Puo’ essere solo un mero bagaglio di nozioni apprese sui libri ? Personalmente credo che la cultura stia in ogni cosa, in ogni azione e pensiero. Non e’ cultura la salvaguardia del territorio, inteso come spazio da accudire e da sviluppare per le future generazioni e non come terreno su cui costruire opere inutili ? Non e’ cultura il saper mangiare e bere, rendendo la tavola un piacere anziche’ un momento di pausa in cui calmare la fame ? Non e’ cultura il rispetto per la cosa pubblica, intesa non come qualcosa su cui puoi fare cio’ che vuoi ma come un bene comune, cioe’ tuo ma anche degli altri ? Non e’ cultura il considerare ogni uomo uguale agli altri seppur ognuno diverso ed irripetibile ? Ecco allora che la scuola diventa il fulcro di questa idea di progresso. Non piu’ un luogo dove parcheggiare i figli ma un laboratorio di idee atte a formare quello che un domani sara’ un buon cittadino : e un buon cittadino non e’ un costo per la societa’ ma una risorsa. Investiamo quindi nell’ istruzione che un domani nemmeno  troppo lontano dara’ sicuramente i suoi frutti, anziche’ in operazioni militari che chiamiamo impunemente ” missioni di pace ” e in opere faraoniche di cui ora come ora non abbiamo certo bisogno !!!

GIANLUCA BELLENTANI



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