I dati del primo trimestre 2010 sul mercato pubblicitario danno un’idea di come andrà il campionato dell’advertising in Italia. In arcisintesi: la stampa vale meno di un quarto del totale e galleggia. Nel galleggiamento, i quotidiani a pagamento fanno quasi il 4% in più (rispetto ai livelli depressivi del primo trimestre 2009). La free press è aneddottica: vale un ventesimo dei quotidiani a pagamento e perde pure il 2%. La Tv va alla grande: vale ben più della metà del totale e fa più 6%, che permette di portare in positivo il bilancio totale dell’Adv in Itralia. I periodici crollano: valgono un ottavo del totale, e fanno meno 10%. Radio piccola ma in crescita: più 12%. Internet vale meno dei periodici, me se continua cosi, coi periodici a passo di gambero e internet in crescita, li supererà: più 3%. Da segnalare che il settore direct mail vale come tutta internet.
Il settore però vede andamenti diversificati: i periodici fanno meno 10% ma Mondadori, che fa (anche) periodici vede i suoi periodici perdere pochi punti e i suoi conti del trimestre in attivo – alla faccia dello stato di crisi dichiarato.
Al giro di boa del primo trimestre chi è messo male è il Gruppo Sole 24 Ore: conti in profondo rosso, peggio di quelli del primo trimestre 2009.
Intanto, se leggete i comunicato delle case editrici sui risultati delle trimestrali, su un punto sono tutti d’accordo: che la visibilità dell’andamento pubblicitario nei prossimi mesi è bassissima o nulla e quindi non si possono fare previsioni affidabili. Bhè, è tranquillizzante, no?
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