Magazine Lavoro

“Ecco come abbiamo aperto la nostra sartoria”. Le tappe, tra formazione e marchio registrato, di due laureati under 30

Creato il 05 agosto 2013 da Elisadibattista @laureartigiani

Interviste aggiornato il 05/08/13 da Elisa Di Battista

dahlia duet laureati artigiani

Tutto è cominciato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove Laura Di Giovanni, 28enne abruzzese, e Luigi Adduci, 26enne della Calabria, frequentando il corso di Pittura hanno incontrato un professore carismatico. Era così appassionato di moda da trasmettere loro l’amore per questo mondo, al punto da decidere di farne il proprio mestiere. Oggi Laura e Luigi hanno avviato, a Pescara, l’atelier Dahlia Duet, dove lei è graphic designer e fotografa, e lui modellista sarto. Ma, per arrivarci, hanno seguito tappe formative e professionali ben precise.

Come siete passati dalla pittura al mondo della moda?
(Laura): «Dopo gli studi a Firenze siamo andati a Milano per 10 mesi: Luigi ha frequentato il corso in Sartoria e Modellismo all’istituto di moda Burgo, io un corso in Digital Textile Design in Afol e poi ho fatto uno stage di 200 ore da Marni, vinto grazie al concorso Fashion In Paper. Con queste basi e tanta passione ci siamo trasferiti a Pescara e abbiamo aperto, a gennaio 2013, la nostra sartoria, in cui ci occupiamo di abbigliamento femminile e per bimbo. Per ora abbiamo adibito a studio una stanza della casa, ma a breve apriremo il negozio che sarà sia atelier che punto vendita».

dahlia duet laureati artigiani


Come si deve muovere un giovane sarto per avviare l’attività?

«Non abbiamo investito molto e ci stiamo muovendo lentamente, ma la burocrazia in Italia è lunghissima. Abbiamo anche registrato il nostro marchio in Camera di Commercio inserendolo in una classe specifica. Ci vogliono circa 150 euro e 6 mesi di tempo. Per quanto riguarda gli investimenti, siamo partiti con meno di 5000 euro per una macchina da cucire, un manichino e gli strumenti basilari».


Dopo l’Accademia di Belle Arti, la sartoria è stata un ripiego o la realizzazione di un desiderio?

«Luigi ha sempre sognato di cucire, era il suo desiderio. Dopo l’Accademia di Belle Arti, però, non è il percorso “normale” quello di diventare sarti. A noi però l’Accademia ha consentito di conoscere docenti interessanti, materiali diversi, di apprendere la manualità e di stravolgere il nostro percorso anche assorbendo energie e stimoli che, invece, altre facoltà non offrono».


Siete aperti da poco. L’atelier attualmente è il vostro lavoro principale?

«La mia famiglia ha un’attività ristorativa, quindi di giorno diamo una mano. Dalle 17 Luigi riceve i clienti per consigli e abiti su misura, io mi occupo della parte grafica, del sito e della sua ottimizzazione, delle foto, della promozione sui social network e del blog. Vogliamo arrivare presto a disegnare da noi anche i tessuti, e creare così collezioni al 100% nostre».

Ci saranno delle cose a cui avete dovuto rinunciare…
«Certamente: alle vacanze, alla macchina, alle spese extra. Però stiamo facendo ciò che ci piace e ciò che vogliamo. In passato abbiamo inviato tanti curriculum ma poi non ci abbiamo pensato su molto e ci siamo messi in proprio, mettendo in gioco ogni cosa. D’altra parte l’artigianato oggi è un valore, purtroppo però ancora in pochi lo capiscono».


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :