E’ ormai prossima al conseguimento della Laurea in Scienze Motorie, la figlia d’arte Eleonora D’Elicio, ma le sue attenzioni sono giustamente rivolte alla carriera di atleta, specialità salto triplo: <<La laurea è un obiettivo che mi ero prefissa – risponde la 23enne torinese – ed ora, succederà nella sessione di febbraio-marzo del 2013, sto per concretizzarlo. Una soddisfazione personale e la possibilità di utilizzarla in un futuro che però vedo ancora lontano. Mi piacerebbe, in ogni caso, magari tra una decina di anni e terminata la parentesi agonistica, che auspico ancora lunga e luminosa, rimanere nell’ambiente>>. Ambiente nel quale Eleonora D’Elicio è nata, figlia dell’attuale presidente del Cus Torino, Riccardo: <<Mio padre – prosegue – è il mio primo tifoso e comprende le ansie, le gioie, le sofferenze legate all’attività di atleta. A volte si sforza per non diventare invasivo ma la sua figura è stata ed è fondamentale per la mia crescita, non solo sportiva>>.
Un processo che ti porterà dove? <<Ancora presto per dirlo ed è meglio non sbilanciarsi. Posso però affermare di continuare a fare progressi, step dopo step. Non ho fretta e non voglio mettermene>>. Parliamo del tuo momento stagionale e riviviamo il 2012: <<Partirei dal 2012 che è stato un anno tutto sommato positivo. E’ mancato l’acuto ma sono riuscita a migliorare il personale, arrivando a 13 metri e 62 centimetri non ventoso, nel corso di una gara in Slovenia e a 13,67 ventoso, centrato agli Assoluti di Bressanone. A settembre, poi, un infortunio alla schiena mi ha costretta allo stop. Sto recuperando pian piano e sono reduce da una settimana di allenamento con la nazionale, a Padova. Ho ripreso da alcune settimane, con la corsa, i pesi, l’atletica, pur continuando la riabilitazione. Non posso certo dire di essere ancora al 100%. L’infortunio non è infatti ancora totalmente assorbito>>.
Uno sguardo al 2013. Come lo immagini?: <<Spero importante. Devo ancora dare il meglio di me stessa – ribadisce Eleonora – poichè ad oggi è sempre mancato qualcosa, vuoi per le condizioni del campo di gara, quelle atmosferiche, le giuste sinergie mentali e fisiche. Per ottenere il grande risultato bisogna, come si usa dire, essere al posto giusto nel momento giusto. In quanto a prove nelle quali vorrei ben figurare pongo in primo piano le Universiadi in terra russa. Intanto in questa fase penso a farmi trovare pronta per le gare indoor di inizio gennaio. Tra i sogni e i propositi di più lunga gittata, invece, gli Europei e i Mondiali indoor e outdoor. Per parteciparvi occorre però superare il tetto della misura e al momento, in questa fase di recupero, non mi voglio porre troppi assilli>>. Completamente votata all’atletica, anche se con un passato da sciatrice e tennista, Eleonora individua in Simona La Mantia, stessa specialità del salto triplo, un modello: <<Da seguire, per il modo di stare sul terreno di gara e soprattutto per come ha reagito alle difficoltà, sempre risollevandosi e tornando protagonista>>.
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