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Elisabetta Croce: intervista al relatore (Udine, 6 maggio- Workshop esclusivo “Social media marketing per il turismo”)

Da Scritturesocial

Elisabetta Croce

Elisabetta Croce sarà relatrice durante il workshop esclusivo “Social media marketing per il turismo“, ideato per l’I.S.I.S. Bonaldo Stringher di Udine, i suoi studenti, docenti e genitori dei ragazzi.

Le abbiamo chiesto di raccontarci il mondo dei social network con i suoi occhi e la sua grande esperienza nel campo del marketing online.

  • I social network sono stati una rivoluzione profonda nel mondo dei rapporti personali e commerciali. La presenza seria, al loro interno, è diventata una scelta obbligata. Come si può definire il processo che vi ha portato ad essere degli esempi per la comunità sui social network?

Internet e i social network sono una grande cassa di risonanza. Tutto si amplifica, nel bene e nel male. Per questo motivo la scelta di utilizzarli come canale di comunicazione e relazione deve essere ben ponderata e non deve essere fatta con superficialità. Sia a livello personale che aziendale bisogna adottare una strategia che sia in linea con i propri obiettivi, con la propria vision e coerente con l’immagine che si vuole trasmettere. A tutto questo bisogna sommare, a parer mio, una buona dose di ottimismo e di curiosità per lo strumento e per quello che succede in torno a noi e alla nostra attività.

I social sono canali di relazione e di interscambio di informazioni e possono servire per imparare tanto dalle persone che virtualmente ci circondano che essi siano clienti o semplici utenti. Personalmente penso che la chiave del successo sia la “generosità”.

In generale, a livello professionale, chi condivide più volentieri la propria esperienza, case histories, informazioni, ricerche e studi,riceve sempre attenzione positiva, se questi sono di buon livello qualitativo.

  • Il Friuli Venezia Giulia ha un grande potenziale turistico essendo presenti sul territorio diversi ambienti morfologici, poliedrici ambiti culturali, una storia secolare, che ha lasciato il segno in ogni dove. Come si possono aiutare gli artigiani del turismo regionale nell’evoluzione verso un approccio innovativo del comunicare all’esterno le preziosità delle idee, progetti e servizi studiati all’interno delle aziende?

Comunicare la propria esperienza è fondamentale e scegliere il modo e il canale giusto lo sono ancora di più. E’ importante capire qual è la propria peculiarità, quali sono i propri specifici punti di forza e lavorare per farli emergere.

I social network possono sicuramente essere uno dei mezzi da utilizzare, ma ad essi bisogna accompagnare una buona strategia di marketing e pr.

  • La cultura è un lascia passare straordinario per solcare il futuro. Tuttavia, può anche essere una catena immobilizzante. Alcune aree del Friuli vivono quest’ambiguità di fondo data dalla mentalità popolare a confronto con le “velocità del mondo”. I social network come possono essere utili per l’evoluzione e il cambiamento della mentalità di quelle popolazioni ancora diffidenti e rifiutanti qualsiasi forma di turismo (dall’enogastronomia in poi)?

La diffidenza spesso nasce dalla non conoscenza di alcuni fenomeni e dei benefici reali che la propria attività potrebbe trarne.

I social possono essere senza dubbio un luogo di incontro da utilizzare per lo scambio di esperienze e confronto sulle problematiche riscontrate.

Il punto di partenza per un dialogo che possa accrescere la consapevolezza sulla situazione locale e sulle opportunità a livello nazionale e internazionale.

  • Il mondo oltre i social network come ve lo immaginate? Riuscite a ipotizzare che cosa verrà dopo l’invenzione strabiliante di Facebook e quali saranno i canali da coltivare per mantenere, rinsaldare e rinnovare il rapporto con il cliente/ospite/consumatore?

Se mi chiedi del futuro io, che sono una appassionata di fantascienza, non posso che pensare ad una pubblicità sempre più targettizzata, un po’ come ci mostrava il film Minority Report, dove l’advertising veniva indirizzata ad un singolo individuo, dopo averne scansionato la cornea.

Per quanto riguarda i social network li vedo sempre più studiati per soddisfare dei bisogni individuali, facendo leva sulla nostra personalità, sul nostro ego. Luoghi in cui ogni singolo individuo si potrà sentire al centro di un universo in cui i brand saranno pronti a soddisfare ogni suo specifico desiderio.

Prodotti unici, creati ad hoc per il conumatore con tempi di consegna ridottissimi. Penso ad esempio ad una situazione di questo tipo: scelgo un muffin con le caratteristiche che preferisco, lo ordino, mi arriva a casa dopo pochi minuti.

  • Che cosa significa per voi essere relatori durante la giornata di formazione “Il Web per la ristorazione e ricettività”?

Colgo l’occasione per ringraziare Carolina Venturini e Sara Torelli per avermi invitata in questa occasione e faccio loro i complimenti per questo progetto così eccezionale e interessante.

Per me essere presente è senza alcun dubbio la possibilità di farmi conoscere e di poter presentare e parlare di Expo2015, un evento che per la maggior parte degli italiani è ancora abbastanza sconosciuto, anche se si svolgerà tra solo un anno. Io sono senza alcun dubbio una #expottimista e spero che la mia presentazione possa aprire la strada a nuove idee e nuove opportunità per i ragazzi che assisteranno.

Grazie,

Elisabetta Croce


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