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Enel Green Power, in provincia di Pisa il primo impianto geotermico a biomassa del mondo

Creato il 14 novembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Lo rende noto la società del gruppo Enel, spiegando che l’investimento è di oltre 15 milioni di euro e che i lavori si concluderanno entro l’estate prossima. Enel Green Power ha così avviato il cantiere, presso la centrale geotermica Cornia 2, a Castelnuovo Val di Cecina (Pisa) per la realizzazione del primo impianto al mondo che utilizza la biomassa per surriscaldare il vapore geotermico con l’obiettivo di incrementare l’efficienza energetica e la produzione elettrica del ciclo geotermico.

(greenreport.it)

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Il primo impianto al mondo che utilizza la biomassa per surriscaldare il vapore geotermico. “All’impianto geotermico esistente – si legge in una nota – verrà affiancata una piccola centrale alimentata a biomasse vergini di origine forestale prodotte in un raggio di 70 km calcolato in linea d’aria dalla collocazione dell’impianto: grazie alla biomassa il vapore in ingresso alla centrale sarà surriscaldato per passare da una temperatura iniziale compresa tra i 150 e i 160 gradi a una di 370/380 gradi, cosicché aumenterà la potenza netta per la produzione di elettricità sia per la maggiore entalpia del vapore sia per il rendimento del ciclo legato alla minore umidità nella fase di produzione. Si tratta di un’innovazione tecnologica di grande valore perché è a impatto ambientale vicino allo zero e integra un insediamento industriale già esistente mantenendo la totale rinnovabilità della risorsa e del ciclo coniugando due fonti rinnovabili per una produzione che apre nuovi scenari a livello internazionale”.

Le caratteristiche principali della centrale geotermica Cornia 2. La potenza aggiuntiva raggiungerà i 5 MW per un impianto che attualmente ha una potenza installata di 13 MW e che potrà incrementare la producibilità di circa 37 GWh/anno. Complessivamente, l’operazione consentirà di risparmiare ulteriore anidride carbonica pari a 17 mila tonnellate annue e darà lavoro, tra gestione diretta e indiretta per il reperimento della risorsa nel processo di filiera corta, a 35/40 addetti. L’impianto, secondo Franco Venturini ad di Enel Green Power, porta “la Toscana già nel futuro perché le tecnologie ibride sono la nuova frontiera delle rinnovabili per ottimizzare i risultati”. (ANSA).


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