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Erik Johansson e le illusioni ottiche create nelle sue fotografie

Creato il 19 dicembre 2014 da Alessiamocci
Erik Johansson e le illusioni ottiche create nelle sue fotografie

Forse siamo un po' stanchi di sentire sempre parlare di cronaca e di notizie nefaste. Qualche volta sarebbe bello riuscire ad evadere un po' dalla dura realtà e sconfinare, fosse solo anche per un istante, in un mondo surreale e divertente.

Se siete d'accordo con me, vi condurrei nel mondo dell'artista svedese Erik Johansson, il mago delle illusioni ottiche artistiche che dà vita a fotografie davvero impossibili.

Le leggi della fisica nulla possono contro l'irrefrenabile fantasia di quest'uomo, al cui lavoro è dedicata una galleria, apparsa anche su Focus.it, dove compaiono immagini ritoccate in modo sapiente.

"Lavorare con il ritocco", afferma Johansson, "è un po' come dipingere un quadro". Consente infatti di ottenere effetti surreali, quali la caduta di un vaso di ceramica, dove, in maniera del tutto inaspettata, non è il vaso ad andare in pezzi, bensì le braccia che hanno cercato di raccoglierlo.

Oppure, la scena cruenta, anche un po' impressionante, oserei dire, del classico taglio della carota, dai risultati raccapriccianti.

Ad essere affettato sul tagliere, infatti, anche questa volta è il braccio del cuoco inesperto. E queste sono soltanto alcune delle fotografie, davvero improbabili, che l'artista propone.

Erik Johansson è un giovane fotografo freelance svedese, classe 1985, che utilizza la manipolazione come mezzo per esprimere la sua ricerca artistica.

Egli riprende le opere di grandi pittori del passato, quali René Magritte e Salvador Dalì, conducendo lo spettatore in un mondo fantastico, ai confini della realtà.

Sono foto che rivisitano, in chiave ironica, persone e oggetti raffiguranti la quotidianità. In sostanza, una realtà parallela irrompe e prende forma, rispetto a quella che è la nostra vita di tutti i giorni.

Il connubio vincente è dato da persone qualsiasi, poste accanto ad elementi spiazzanti e decontestualizzanti, che creano un mondo immaginario.

Mi riferisco alla donna che porta a spasso un cane sospeso da palloncini colorati; l'acqua che fuoriesce da un quadro in cui è raffigurato il mare e si sparge sul pavimento; oppure l'artista che stira se stesso con addosso la camicia; o ancora il caffè versato fuori dalla tazza che disegna sul tavolo una carta geografica.

Sono opere spettacolari che rimangono ancorate a riflessioni di carattere morale, ovvero come sia possibile cambiare la realtà con l'immagine, grazie alla forza delle illusioni ottiche.

Ecco quindi che uomini impegnati a sistemare il manto stradale, sembrano giocare a tris sull'asfalto; l'immagine dell'artista mentre trascina una coperta si sovrappone a quella della strada; oppure una gita in bici, da un momento all'altro, può terminare in un dirupo.

Erik Johansson ci insegna ad andare al di là di quella che può essere solo una bella foto, catturando idee. Un modo alternativo per dare altre possibilità alla realtà che ci circonda.

Written by Cristina Biolcati

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