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Escherichia coli a che punto siamo arrivati?

Da Farmacia Serra Genova

Escherichia coli a che punto siamo arrivati?

Quando abbiamo scritto questo post la situazione era in piena evoluzione, anche il nostro paese era coinvolto negli allerta prima per i cetrioli poi per i pomodori, in seguito lattuga e per finire i germogli di soia. Nonostante ci trovassimo a migliaia di chilometri dal focolaio l' allarme che, per fortuna, si e' dimostrato ingiustificato aveva subito preso i consumatori italiani.
Cosa e' successo da allora?
Le autorita' tedesche sono riuscite ad isolare la fattoria biologica dove venivano coltivati i vegetali che hanno generato il contagio, non era uno solo come si pensava ma piu' tipi di germogli di legumi : soia, fieno greco, fagioli ed altri molto utilizzati in Germania in aggiunta alle insalate.
Si presume che il veicolo sia stato il letame usato nelle coltivazioni.
Il Robert Koch Institute, organismo preposto al controllo, ha dichiarato che dal 10 Giugno non si sono verificati ulteriori casi di infezione.
La motivazione e' dovuta al fatto che le indicazioni di consumo corrette e la scomparsa di verdure coltivate ancora infette, vista la loro deperibilita', hanno bloccato l' espansione ulteriore della patologia.
La difficolta' a trovare ancora campioni in circolazione da poter analizzare, ha creato qualche problema di precisione nell' analisi delle verdure infette
Infatti la conferma si e' avuta per il reperimento, quasi casuale, di prodotti della fattoria ormai buttati nella spazzatura dai consumatori.
Purtroppo pero' i decessi sono arrivati a 37 persone tra cui, notizia di questi ultimi giorni, un bimbo di due anni primo di questa fascia di eta' dato che gli altri erano tutti adulti.
Quasi 800 individui hanno presentato la sindrome piu' grave con danni renali (HUS) di queste 22 sono deceduti. Come si era gia' ipotizzato le donne hanno pagato uno scotto piu' alto dato che erano il 68 % dei casi.La parte di popolazione piu' colpita si trovava tra i 20 ed i 49 anni.
Circa 2500 sono stati i casi di sindrome entero emorragica (EHEC) e 13 di questi hanno portato a morte.Anche in questo caso le donne sono state le piu' colpite la percentuale e' il 59%.
In altri 13 stati europei si sono manifestati 36 casi di HUS di cui uno fatale and 66 di EHEC di cui nessuno, per fortuna, finito male.
Tutti gli individui coinvolti avevano viaggiato nella zona nord della Germania dove da subito si pensava si fosse sviluppato il contagio.
E adesso?
L' Unione Europea ha stanziato 210 milioni di euro per compensare le perdite occorse ai coltivatori che a causa di un allarme, forse indiscriminato, hanno pero' subito danni per una cifra vicina ai 500 milioni di euro e specialmente in Germania avranno difficolta' a riacquistare in breve tempo la fiducia dei consumatori.
La percezione che abbiamo avuto e' una grande sensazione di debolezza generale dovuta in questo caso alla velocissima circolazione di notizie .
Infatti internet ha fatto da veicolo ad informazioni corrette se cercate nei luoghi adatti, mentre i media classici, secondo il nostro modesto parere, hanno calcato la mano generando nella popolazione un allarme ben superiore a quello reale nel nostro paese in quel momento.Finendo per creare quella confusione che ha nuociuto poi a tutti noi non chiarendo al meglio poi la reale evoluzione dell' evento.
La foto viene da qui, sito che vi avevamo gia' citato per la bellissima mappa europea sulla diffusione del contagio.

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