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Essere bravo non basta

Da Marcofre

Essere bravo non basta, per questo occorre costruire un brand personale.

Qualcuno potrebbe osservare che tutti si ritengono e definiscono bravi; vero, ma non è questo il punto.

Essere bravi senza un brand personale, un marchio, non ti condurrà da nessuna parte. E sai perché un sacco di gente ti sorpassa? E sorpassa pure me?

Semplice: se sei troppo concentrato su quello che fai, e non fai altro, sarai sempre messo in un angolo.

Da chi? Esatto, da coloro che investono, o hanno investito, sul brand personale.

Ritieni ancora di non averne bisogno vero? Io ti credo, ma allora toglimi il dubbio: se per esempio hai pubblicato un ebook, per quale ragione lo hai fatto? Ah, conosco la risposta:

 

Ma io ho poche pretese.

 

Oppure:

 

L’ho fatto perché mi piaceva l’idea, ma io ho poche pretese.

 

D’accordo, ho capito l’antifona: hai poche pretese. Del tutto misteriosamente, tu uomo o donna di poche pretese, invece di lasciare la storia a sonnecchiare nel disco rigido (perché hai poche pretese, ricordi?), hai deciso di pubblicarlo.

Non ne sono granché convinto, ma chi sono io per indagare oltre?

Mi permetto solo di riflettere su questo: quando pubblichi, di fatto tu dimostri di avere qualche ambizione, e a questo punto la domanda da porsi è un’altra.
Vale a dire: credi o no in quello che fai?

Lo so, ce ne sarebbe un’altra, quella di Henry James, che dice: Hai scritto qualcosa di almeno interessante? Ma non posso certo affrontarla adesso.

Se credi in quello che scrivi, costruire un brand personale è inevitabile.

 

Prima la storia, poi il lettore


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