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Essere scrittori e non scribacchini

Creato il 27 aprile 2013 da Nerifondi @NeriFondi

Buongiorno e bentornati.

Essere scrittori e non scribacchiniOggi voglio parlarvi brevemente di quella che a parer mio è la differenza tra l’essere uno scrittore e l’essere uno scribacchino, precisando che il secondo termine lo uso volutamente in senso dispregiativo.

Cominciamo col precisare che questo articolo nasce da una frase che ho letto su un blog, in cui uno scrittore che ha riscosso un discreto successo attraverso il self-publishing, dava il seguente consiglio:

Devi solamente scrivere ciò che gli altri vogliono leggere.

Essere scrittori e non scribacchini

Image by Deutsche Fotothek

Partendo dal presupposto che il significato di questa frase è stato successivamente spiegato, e che quello che leggete non è esattamente ciò che l’autore sembra voler dire, devo comunque dire che questa piccola considerazione ha lasciato dentro il mio animo di scrittore una profonda cicatrice.

E proprio per questo io mi scaglio contro chiunque pensi qualcosa del genere, perché con ragionamenti come quello di cui sopra, non si fa altro che vituperare l’arte. Indi per cui mi permetto di regalarvi qualche punto da memorizzare, qualcosa da ricordare per evitare di diventare dei miseri scribacchini:

Per essere uno scrittore devi:

  • Aver voglia di scrivere.
  • Scrivere ciò che senti dentro, non ciò che gli altri vogliono sentirsi dire.
  • Ricordare che la scrittura è un’arte, e come tutte le arti non si svende.
  • Essere coerente con te stesso.
  • Essere fiero delle tue creature letterarie.
  • Ascoltare i consigli, sempre.
  • Prendere ordini, mai.
  • Non scrivere con l’intento di guadagnare.
  • Scrivere con l’intento di comunicare ciò che hai dentro al maggior numero di persone possibile.

Al contrario, se proprio vuoi essere uno scribacchino, segui questi punti:

  • Scrivi quando vuoi, anche quando non hai voglia. Solo così potrai guadagnare.
  • Scrivi qualcosa di simile a quello che fa tendenza.
  • Uccidi l’arte e piegala ai tuoi bisogni economici.
  • Sii una banderuola, e segui il vento degli affari.
  • Quando smette di farti guadagnare, abbandona la tua opera, a meno che non ti serva per lanciarne altre.
  • Ascolta i consigli.
  • Anzi, fatti dare ordini da chi conosce il mercato editoriale e vuole plasmarti.
  • Scrivi semplicemente per guadagnare.
  • La comunicazione non è importante. L’importante è vendere.

Essere scrittori e non scribacchiniSe dopo aver letto questi due brevi elenchi avete le idee più chiare, o se già le avevate chiare prima e io non ho fatto che riportare su questo mio blog la vostra opinione, c’è comunque qualcosa che voglio dirvi:

La scrittura è arte, e come tutte le arti non va svenduta. L’arte è arte! Non si scrive per vivere, o almeno non all’inizio. Non deve essere quello l’intento di uno scrittore, così come non deve esserlo del musicista, del pittore e via dicendo!
Il guadagno arriva successivamente, anche se non per tutti, ma non deve mai togliere all’artista il piacere di creare un prodotto artistico. Qualsiasi ragionamento del genere trasforma uno scrittore in uno scribacchino, un pittore in un imbianchino (con tutto il rispetto) etc.
L’arte vuole l’arte, vuole la bellezza, e non credete a quel mito secondo il quale se sei bravo, i soldi arriveranno. Non è così. Quella è tutta una questione di fortuna, di fortunate coincidenze spazio-temporali che mettono in comunicazione l’interesse dei lettori con ciò che un determinato scrittore scrive.

Poi ci sono quelli che forzano questa fortuna, scrivendo direttamente ciò che il mercato richiede. Ma quelli non sono scrittori, sono appunto scribacchini.

Essere scrittori e non scribacchiniL’arte ha bisogno di essere sviluppata per sé stessa, non per i soldi. Non è questo l’aspetto importante dell’arte.
Se gli artisti avessero ragionato solo in termini economici, ora non leggeremmo dei capolavori, non li osserveremmo e non li ascolteremmo.

No, non fate confusioni. Al mondo esistono tanti scribacchini e tantissimi scrittori, solo che i primi emergono spesso, mentre i secondi faticano.
Non voglio esprimere altri giudizi, ma vi invito a non farvi ingannare, e soprattutto a scegliere con attenzione la vostra strada.

Il giorno in cui si tirano le somme guardandosi allo specchio, arriva per tutti.

Alla prossima!

NeriFondiSigillo



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