Nell'Ayurveda, Pitta è il dosha composto principalmente dall'elemento fuoco (il calore del sole nella sua massima espressione) e in parte dall'elemento acqua (l'umidità).
Pitta in genere nelle nostre regioni domina da giugno a settembre, andando via via ad aumentare e quindi a causare i disturbi tipici di questa stagione: difficoltà digestive, gastriti, problemi cutanei, bruciori dell'apparato genitale e spossatezza.
In riferimento alla stanchezza fisica, in estate servono più energie per svolgere le attività quotidiane, e quindi è importante dosarle al meglio e conservarle. Tra le manifestazioni più comuni e visibili, c'è sicuramente la ritenzione idrica, perché le cellule del nostro corpo devono trattenere una quantità maggiore di acqua per lo svolgimento delle loro funzioni rispetto ad altri periodi dell'anno.
Qualche suggerimento
È molto utile prestare attenzione all'alimentazione; è necessario preferire tutto ciò che “rinfresca”, cioè che riduce Pitta (e/o aumenta Kapha) sia nel cibo scelto che nelle attività quotidiane.
Prediligere frutta ma dolce (come banane, cocco e fichi) e verdure dolci e amare, principalmente verdi (fagiolini, insalata e zucchine), ma anche cibi dolci e freddi, come ghee, latte e riso. Evitare le bevande ghiacciate perché in realtà rallentano le attività digestive, appesantendo così stomaco e intestino.
Ridurre i cibi acidi. Quindi la frutta acida come pesche, uva, fragole e ciliegie andrebbe mangiata con moderazione, come la carne (evitare del tutto quella rossa e ridurre quella bianca); inoltre, ridurre o eliminare del tutto le verdure rosse, come i pomodori e peperoni.
Infine anche l'attività fisica non deve sovraccaricare il corpo; camminate o passeggiate in bicicletta nel verde sono l'ideale così come nuotate in piscina, possibilmente non nelle ore centrali della giornata.
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