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Eterologa: la selezione degli embrioni non è più reato

Creato il 01 dicembre 2015 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

La Corte costituzionale ha sancito l’abolizione del divieto di selezione degli embrioni umani, che impediva di scartare quelli affetti da malattie genetiche trasmissibili nelle procedure di fecondazione eterologa: cade dunque un altro tassello della legge 40.

Conservazione cordone ombelicale - GuidaDi: Redazione

La decisione della Corte rappresenta di fatto una logica conseguenza della sentenza che aveva consentito alle coppie fertili portatrici di malattie genetiche la possibilità di ricorrere alla fecondazione eterologa e alla diagnosi pre-impianto degli embrioni, in modo da evitare di dare alla luce un bambino che abbia sviluppato gravi patologie.

Nel dettaglio, grazie a questa sentenza è stato eliminato il divieto di selezione per la categoria di embrioni affetti da malattie genetiche trasmissibili “rispondenti ai criteri di gravità” indicati dalla legge 194 (la legge consente di abortire quando il feto è affetto da “rilevanti anomalie o malformazioni” in grado di mettere a rischio la salute psichica o fisica della futura mamma).

Solitamente le coppie fertili che fanno richiesta di accedere alla diagnosi pre-impianto e selezionare gli embrioni sani sono affette da malattie genetiche come la fibrosi cistica e l’anemia mediterranea. In questi casi, qualora i futuri genitori fossero portatori della malattia, è possibile che anche il figlio ne soffra (la percentuale di probabilità si attesta intorno al 25%).

La Corte ha invece definito legittimo il divieto di soppressione degli embrioni malati, che verranno presumibilmente conservati nei congelatori dei centri per la fecondazione assistita. E’ infatti vietato donarli o impiegarli nella ricerca scientifica.

Fonte: “Panorama”


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