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Euroderby a distanza. 1 a 1

Creato il 24 febbraio 2011 da Gianclint

Euroderby a distanza. 1 a 1E con il gol di Mario Gomez anche l’Inter perde uno a zero a San Siro, pareggiando così la sfida a distanza con il Milan europeo, sconfitto con lo stesso risultato in casa dal Tottenham.

Il sito della rosea quel giorno titolò: “Crouch che male!” mentre questa volta titola: “Inter, finale amaro, segna Gomez, è 0-1″. Io avrei titolato: “Ma Gomez si fa?”

Le due sconfitte hanno qualcosa di similare. Sono state entrambe giocate da due squadre abbastanza alla pari. Gli inglesi dominarono il primo tempo e subirono nel secondo, ieri Inter e Bayern si sono sfidati a viso aperto per tutto il match. In entrambe le serate le due milanesi hanno avuto alcune occasioni per passare in vantaggio, il Milan due volte con Yepes principalmente, minacce sventate da Gomes, l’Inter soprattutto con un Cambiasso sprecone, anche lui due volte. Entrambe le milanesi ne escono con le ossa rotte, Milan e Tottenham se le sono date di santa ragione. I rossoneri uscendo da San Siro con dei punti di sutura qua e una botta in testa la. I neroazzurri perdono Ranocchia, ancora non si sa per quanto tempo. Anche il risultato (o-1 in entrambe le occasioni) è maturato in modo similare. Beffato il Milan da un errato passaggio di Ibrahimovic che costò il contropiede vincente con gol di Crouch a dieci minuti dalla fine, mezza papera di Julio Cesar quando ormai sembrava dovesse finire 0-0, che ha portato in gol Gomez.

Ora sia Milan che Inter sono chiamati a fare l’impresa al ritorno, ma a questo punto

Euroderby a distanza. 1 a 1
viene facile farsi una domanda. Leggendo in giro tra siti internet e giornali, si scorge un velato ottimismo per la trasferta in Germania dei neroazzurri, mentre i milanisti sembrerebbero ormai spacciati. Destinati a subire l’onta della sconfitta anche al White Hart Lane. La domanda è: perché?

Perché il Milan dovrebbe aver paura del Tottenham? Perché (forse…) torna Bale? Perché le inglesi in Inghilterra sono difficili da battere? Eppure stiamo parlando del Tottenham, che pur essendo una squadra con un certo tasso di talenti, pur avendo giocatori interessanti e di buon livello, è pur sempre il Tottenham. La quarta classificata in Premier a meno 10 punti dallo United e con una partita in più. Quella che è riuscita a pardere contro lo Young Boys, contro il Wigan, il West Ham, il Bolton, il Blackpool. Si in casa sono tosti, ma noi non siamo certo il Mantova, fino a prova contraria.

Perché invece l’Inter dovrebbe essere ottimista in vista del ritorno? Perché vengono da un all-in di trofei l’anno scorso? Perché hanno già battuto il Bayern vincendo la champions league in quel di Madrid?

Io credo invece che entrambe abbiano le stesse possibilità, e che in champions non si può mia dire cosa può accadere. Basta vedere che anche uno sfavoritissimo Tottenham riesce ad espugnare San Siro, contro la prima in classifica del campionato italiano, o quello che è successo al pluridecorato portiere dell’Inter ieri sera. Tutto può accadere.

I milanisti poi conoscono bene sia Leonardo che Allegri, il primo in champions non ha certo lasciato un bel ricordo, fatta salva quell’impresa a Madrid, il secondo deve ancora darcene. Hai visto mai che sarà la volta buona a Londra?

In ogni caso noi tifosi, intanto ce ne stiamo seduti comodi ad aspettare gli eventi. Pensando prima di tutto alla sfida di lunedì contro il Napoli, che potrà servire per dare un segnale importante all’ambiente rossonero e calcistico nazionale. Al Tottenham ci penseremo dopo il triplice fischio dell’arbitro, che sancirà la fine della sfida contro gli asinelli partenopei.

Ah. Dimenticavo. Noi, milanisti, a Madrid tifavamo Bayern. Noi.

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