Expo 2015, Padiglione Italia. Una piazza dove nascono idee

Expo2015, Padiglione Italia

"To meeat. To meeat" è il concept che ha ispirato il Padiglione Italia. Nasce dalla crasi tra “meet” e “eat” e rappresenta “l’energia che scaturisce dallo stare insieme, vuol dire amicizia, comunità e accoglienza; rappresenta l’Italia e l’italianità”.

Così presentano il proprio progetto architettonico i vincitori del concorso per la realizzazione del padiglione dedicato al nostro Paese, gli architetti dello studio Nemesi (vincitori insieme a Proger SpA, BMS Progetti e prof. Livio De Santoli). “Il nome esprime più concetti. Vuol dire riconoscersi come parte di una comunità – la Comunità Italia e la comunità globale – e incontrarsi in nome del Cibo, e proprio attraverso il Cibo riscoprire il senso della nostra storia e costruire il senso del futuro”.

Proprio a partire da queste premesse, l’architettura è stata progettata in modo da stimolare il visitatore a entrare in relazione con quest’immagine del cibo e a incontrare la natura. Il Padiglione Italia esprime energia, vitalità e insieme condivisione.

Da qui “un’idea di architettura sistemica, che stimoli relazioni e che a sua volta si relazioni con il paesaggio e la natura”. Per questo non verrà progettato un unico volume contenitore, ma “un insieme di volumi che evocano una foresta urbana. Dall’esterno il palazzo ha un’immagine rigorosa, lineare, ma attraversata la piazza all’ingresso al piano terra, l’effetto è quello di sorpresa e scoperta. Il visitatore incontra un paesaggio naturale definito da alberi e volumi architettonici che poggiano a terra come grandi radici, in una spazialità che richiama un labirinto”.

Natura, paesaggio, e insieme relazioni. Le radici s’intrecciano, richiamano la natura e insieme simboleggiano una rete sociale, di incontri, una piazza, un luogo dove si generano idee.

Attraversata la piazza, il visitatore incontra dei volumi che si alzano verso l’alto, “come grandi braccia che spingono verso il cielo, verso il futuro”. Si tratta di quattro blocchi principali organizzati intorno a un unico volume, la piazza centrale appunto; sono collegati tra loro e all’interno sono organizzate le funzioni principali del padiglione: l’area espositiva, l’auditorium, gli uffici, le sale riunioni.

Le facciate verranno realizzate in vetro, rappresentano un’apertura verso l’esterno e verso il futuro. I grandi volumi che dalla piazza si alzano verso l’alto sono “come rami che si allungano. I visitatori devono avere la percezione di arrampicarsi su un organismo vivente, una sorta di albero della vita sul quale salire”. E man mano salgono anche l’apporto di luce naturale aumenta, a simboleggiare anche l’idea di scoperta. La voglia di guardare al futuro.

(G.L.R.)