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Expo 58 - Jonathan Coe

Creato il 03 settembre 2013 da Lalettricerampante
Expo 58 - Jonathan Coe Devo iniziare questa recensione con una premessa. Se non si fosse ancora capito, io amo Jonathan Coe. Amo i suoi libri (li ho letti praticamente tutti), amo il suo modo di scrivere e soprattutto amo lui, uno scrittore e una persona incredibile, con cui ho avuto la fortuna di scambiare due chiacchiere qualche anno fa alla presentazione del suo romanzo precedente. E' uno di quegli autori di cui comprerei anche la lista della spesa, per intenderci. Questo mio amore incondizionato nei suoi confronti mi porta però ovviamente ad avere delle alte aspettative e a rischiare, ogni volta che esce qualcosa di suo, di vederle miseramente disattese. Ma in parte è anche colpa sua, perché da un autore che ha scritto La casa del sonno, La famiglia Winshaw e La pioggia prima che cada, non puoi che aspettarti dei capolavori.
Expo 58 non è un capolavoro, diciamo subito. Non ci si avvicina nemmeno lontanamente. Eppure, è Coe. E' Coe in ogni pagina, in ogni personaggio, in ogni dialogo. E' solo un Coe diverso, un Coe più tranquillo, un Coe, forse, invecchiato, che si porta sulle spalle il peso dei capolavori precedenti che ha creato e cerca di toglierselo in ogni modo.
Di questo romanzo a lasciarmi più perplessa è la trama. In cui, sostanzialmente, non succede nulla. Thomas Foley,  giovane copywriter del Central Office of Information di Londra, viene inviato a Bruxelles durante l'Esposizione Universale del 1958, per supervisionare l'operato di uno dei punti cardine del padiglione della Gran Bretagna: il pub Britannia. Dovrà tenere gli occhi aperti, perché è la prima esposizione universale dopo la fine della guerra e i rapporti tra la Nato e l'Unione Sovietica sono molto tesi. Insomma, potrebbe succedere di tutto ed è meglio che ci sia qualcuno a tenere d'occhio la situazione. Quindi Thomas parte, lasciando la moglie e la figlia a casa da sole, in balia delle attenzioni del vicino di casa. A Bruxelles l'uomo entrerà in contatto con un mondo frenetico, con persone di diverse nazionalità, che gli faranno mettere in dubbio la sua tranquilla vita londinese. Si troverà invischiato in intrighi internazionali molto pericolosi, senza quasi nemmeno accorgersene, e, soprattutto, in grandi dilemmi amorosi.
Una trama particolare, già solo per la sua ambientazione, che sembra non voler decollare mai, almeno per quanto riguarda la parte di spionaggio, che a tratti è un pochino confusa. E mi potrebbe anche andare bene, se non fosse che in fascetta e in quarta di copertina viene scritto che si tratta di una spy story. Molto, molto più bella è la storia d'amore, le storie d'amore anzi, e il modo in cui vengono affrontate dal protagonista.  Nonostante questa perplessità, il libro tutto sommato è un bel libro. Ben riusciti sono i personaggi, soprattutto quello del vicino di casa e dei due agenti segreti che tormentano Thomas, e bello è lo stile di Coe, con quel suo umorismo sottile, estremamente British, che all'inizio ti spiazza e poi ti fa sorridere di gusto.
Da quando ho chiuso il libro, ieri sera, non riesco a fare a meno di pensare che questa assenza di exploit nella trama, questa "calma narrativa" (non so se esiste una cosa del genere, ma nella mia mente rende bene l'idea), questa confusione, siano volute dall'autore per definire meglio Thomas e il suo stato d'animo, per descriverlo non solo attraverso i suoi gesti e le sue parole ma anche tutto quello che lo circonda.
"Dobbiamo tutti goderci il nostro tempo qui, finché possiamo. Perché potrebbe finire da un momento all'altro, e nessuno di noi può sapere quando, o come. [...] E' questo il problema con la felicità".
E' un libro che si legge bene, senza intoppi, e con alcune scene davvero divertenti. E non posso assolutamente dire che non mi sia piaciuto, anzi. Però, se conoscete Coe e tutta la sua opera narrativa, un pochino di delusione vi rimarrà sicuramente. E se non avete mai letto nulla di questo autore, non partirei da questo per iniziare a conoscerlo, ecco. (E, se potete, leggetelo in lingua originale...)
Titolo: Expo 58 Autore: Jonathan Coe Traduttore: Delfina Vezzoli Pagine: 280 Anno di pubblicazione: 2013 Editore: Feltrinelli ISBN: 978-8807030550 Prezzo di copertina: 17€ Acquista su Amazon: formato brossura: Expo 58 formato ebook: Expo 58 (I narratori)

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