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F1 | L’importanza della tecnologia cloud nel motorsport

Da Tony77g @antoniogranato

F1Sport.it

Napoli, 14 giugno 2013 – La F1 segue l’andamento della tecnologia e si evolve anno dopo anno ad accogliere i cambiamenti. Una domanda da non sottovalutare è: quanto sono importanti le nuove frontiere della tecnologia informatica per il successo in F1? Ce lo spiega Stefano Panigada, Advisory Specialist Systems Engineer di EMC Italia, azienda che collabora a stretto contatto con il team Lotus Renault.

19.04.2013- Free Practice 1, Kimi Raikkonen (FIN) Lotus F1 Team E21
Francesco Svelto: “Ciao Stefano, siamo qui a parlare di Formula Uno abbinata alla tecnologia informatica e delle telecomunicazioni. Ci puoi spiegare, in questo ambito, di cosa si occupa EMC?”

Stefano Panigada: “La EMC è una grande multinazionale informatica che supporta i propri clienti con le più avanzate tecnologie di conservazione e protezione dei propri dati al fine del riuso aziendale degli stessi.”.

FS: “In Formula Uno avete stretto una partnership con il team Lotus Renault, che ha sede in Gran Bretagna, ad Enstone per la precisione. Ci puoi spiegare in cosa consiste questo accordo?”

SP: “Certo. Si tratta di una solida collaborazione nella quale noi investiamo il nostro know-how al fine di rendere sempre più veloce gli accessi ai dati raccolti dalle vetture in pista da parte di tutti che ne hanno bisogno anche se sono dall’altra parte del mondo in quel momento.”.

FS: “Stiamo parlando della tecnologia del clouding?”

SP: “Esattamente. Come negli anni ’80 e ’90 la tecnologia informatica era tutta basata sul semplice concetto di ‘storage’ (cioè la pura conservazione, ndr) dei dati, adesso la sfida cambia. Si tratta di conservare non solo questi dati in maniera sicura, come già facciamo, ma anche di poterli rendere usufruibili da chiunque ne abbia necessità. Poniamo l’esempio che la Lotus di Raikkonen o Grosjean stia girando sulla pista di Barcellona per dei test su nuove componenti della vettura. Ogni auto produce circa 25 megabyte di dati che sono trasmessi a circa 200 sensori posti a bordo auto. Il tutto ad ogni singolo giro della monoposto. Ora, ovviamente, non tutto lo staff della Lotus può essere presente in pista a dare supporto alle vetture andando a leggere ed interpretare questi dati. La questione, quindi, è sul come farebbero gli ingegneri rimasti in fabbrica ad accedere proprio in quel momento, in tempo reale ed in assoluta sicurezza, a tutta questa mole di dati che la vettura in pista sta fornendo alle centraline a bordo? Proprio con il concetto di clouding. Cioè la conservazione in sicurezza di tutto ciò che viene dalla vettura, in formato digitale ovviamente, non su un supporto accessibile dai pochi in pista bensì’ da tutti coloro che ne hanno la reale necessità, anche se lontani, e con l’assoluta certezza della protezione degli stessi!”.

FS: “Stefano, dal prossimo anno la Formula Uno si troverà davanti ad una nuova sfida. Ci saranno nuove regolamentazioni per i motori, che saranno dei V6 turbo, e altrettante nuove regolamentazioni per i sistemi KERS, che consentono di recuperare l’energia dalla frenata per dare una percentuale in più di boost al motore quando il pilota lo richiede. EMC è a lavoro su questo?”

SP: “Assolutamente si. Abbiamo già cominciato a lavorare su tutto ciò che concerne questi cambiamenti. Il supporto tecnologico che forniamo ad un brand come Lotus Renault è e sarà di primo ordine, cosi come lo è, appunto il team, che ha voglia di tornare a vincere il titolo mondiale entro le prossime tre stagioni. Questo è il loro obiettivo, cosi come il nostro. I cambiamenti regolamentari del prossimo anno renderanno ancora più avvincente la sfida che, ovviamente, non ci troverà impreparati dal nostro punto di vista.”.

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