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Femminicidio

Creato il 02 maggio 2012 da Drittorovescio
FEMMINICIDIO
Se non ora, quando? Anche prima. Il femminicidio in corso lo si sarebbe dovuto fermare prima.
Solo in Italia a tutt'oggi sono 52 le donne uccise, dai loro compagni, ex-compagni, mariti, fidanzati, padri, non importa, sempre comunque da un rappresentante di sesso maschile. Il numero è indicativo, sta a significare che ogni due giorni una donna viene uccisa da un uomo.
"Uomo" in questo caso è una parola inadeguata, sarebbe meglio usare "maschio", tanto per indicare l'appartenenza ad un sesso, o meglio ancora si dovrebbe usare il più adatto termine di "assassino" che appare anche qualificante.
Accade, purtroppo anche nel resto del mondo quest'incredibile ondata di violenza contro le donne tanto che si parla di femminicidio.
In Argentina pare sia "di moda" bruciare le donne, prevalentemente in casa e questo per emulazione, dopo che una nota rockstar lo ha pubblicamente fatto.
Ricordiamo pur sempre le violenze fisiche subite da tutte le donne nel mondo e sarebbe ora che di questo ci si occupasse più seriamente.
E' una vera vergogna sociale e politica, di cui ci si limita a parlare e poi si è lasciate sole davanti al problema.
Ci sono molte cause di fondo e non tutti sono disposti ad impegnarsi nella difesa delle donne.
Del resto in Italia la violenza fisica e l'abuso sessuale non era considerato reato contro la persona fino agli anni '70, quando per la prima volta in un aula di tribunale si parlò di "stupro".
Resistono purtroppo i fattori educativi, retaggi atavici, dove non si insegna il rispetto dei sentimenti che dovrebbe essere alla base dei rapporti umani.
In contemporanea ci vorrebbero pene severissime per i colpevoli, ma soprattutto la certezza della pena, che in Italia purtroppo non esiste. Laddove ci fossero, qualche tempo fa ci ha pensato la Cassazione a stabilire la possibilità di una certa "morbidezza" nei confronti degli stupratori di gruppo.
A tutto questo dobbiamo naturalmente aggiungere la paura a denunciare, per un sacco di ragioni, non ultima la nuova violenza del fuoco di fila delle domande a cui si viene sottoposte. Naturalmente domande spesso tendenziose.
Questo non giustifica l'ignobile comportamento maschile, anzi lo rende, se possibile ancora peggiore.
Non è una colpa nascere donna ed il solo fatto di esserlo non significa che si deve sottostare a regole maschiliste.
Se usciamo in minigonna o scollate, lo facciamo per il piacere di farlo.
Se vi sorridiamo non vuol dire che ci piacete, spesso è solo cortesia.
Se usiamo un tono dolce non vi stiamo circuendo, è perchè realmente siamo dolci.
Se diciamo un sì, non vuol dire che siamo disposte a tutto.
Soprattutto ricordate che se diciamo NO intendiamo dire proprio NO ed abbiamo il diritto a veder rispettati i nostri assensi ed i nostri dinieghi. SEMPRE!

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