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Femminile: L’Italia vince a Cumbernauld contro una Scozia bella ma troppo disordinata

Creato il 01 marzo 2015 da Soloteo1980 @soloteo1980

Femminile: L’Italia vince a Cumbernauld contro una Scozia bella ma troppo disordinataBroadwood Stadium (Cumbernauld) - L'Italia femminile bissa il successo della Nazionale maggiore di ieri chiudendo un weekend rugbistico a forti tinte d'azzurro. Il successo sulle rivali scozzesi, importante sia per la classifica di questo Sei Nazioni, sia in chiave qualificazione per la WRWC 2017, è arrivato al termine di una bella partita, giocata a viso aperto da entrambe le squadre che hanno messo in campo tanta voglia di fare. Si sono viste cose belle, come le mete azzurre e la prima meta del Championship 2015 della Scozia, un grande risultato per il gruppo di coach Jules Maxton che sta cercando di crescere, nonostante le difficoltà, e cose meno belle, come l'indisciplina dell'Italia nei punti d'incontro e la mancanza di cinismo della Scozia quando riusciva ad entrare nei 22m avversari, ma nel complesso il pubblico presente sugli spalti si è divertito.

Il terreno di gioco sintetico ha permesso alle squadre di giocare il proprio rugby nonostante le condizioni atmosferiche, a tratti, molto difficili; pioggia e sole si sono alternati nel pomeriggio, con il forte vento come comune denominatore e una forte quanto improvvisa grandinata che si è abbattuta sulle ragazze nei minuti finali.

Il cammino della Scozia femminile per arrivare al livello delle prime squadre al mondo sarà lungo e richiederà tempo, molto probabilmente si passerà attraverso più di qualche sconfitta, ma la sfida più importante, da vincere, sarà mantenere sempre lo stesso entusiasmo.

La Scozia parte bene e cerca di attaccare la difesa italiana sfruttando le doti fisiche del pilone sinistro, Lisa Robertson, e dei suoi avanti. È l'Italia, però, ad andare in meta alla prima occasione; bravi gli avanti che guadagnano metri preziosi con una rolling maul. Quando si forma la ruck, è abile Sara Barattin nel riciclo veloce sull'accorrente Maria Magatti che può andare in meta sotto ai pali.

Poco dopo è Manuela Furlan a sfruttare un'altra bella giocata delle avanti azzurre; vinta la mischia sui 10m avversari, capitan Gaudino esce palla in mano e prima di servire ancora Barattin. Il mediano premia l'inserimento dalle retrovie di Furlan con un passaggio che mette l'estremo azzurro in condizione di superare in velocità l'intervento disperato di Rollie prima di andare a marcare ancora in prossimità dei pali la seconda meta italiana.

Veronica Schiavon trasforma entrambe le marcature, mandando le Azzurre avanti sullo 0-14.

La Scozia, comunque, resta compatta e continua a provare a fare gioco, costringendo l'Italia a commettere qualche fallo di troppo; il direttore di gara richiama capitan Gaudino, prima di concedere la terza punizione consecutiva che Deans scegli di piazzare, mettendo a referto i primi punti per le padrone di casa.

Scozia ancora protagonista poco dopo, ma stavolta per l'ottimo lavoro in fase difensiva; due avanzate azzurre vengono fermate ad un palmo dalla linea di meta, chiudendo la doppia azione multifase con un calcio di punizione per un'irregolarità azzurra al breakdown.

Quando l'Italia spinge e può agire in velocità, però, fa sempre male. Poco prima della mezz'ora Maria Magari può andare via sulla destra per andare a marcare la sua seconda meta personale, la terza per le Azzurre, che, nonostante Schiavon manchi la trasformazione, ipoteca la vittoria finale.

La Scozia torna ad attaccare ma spreca due ottime occasioni per andare in meta negli ultimi minuti, dopo aver messo la difesa azzurra sotto grande pressione.

Italia più concreta, abile nello sfruttare al meglio quasi tutte le occasioni create, Scozia forse meglio in fase difensiva e bene in touche, mentre in fase di possesso, nonostante la grande volontà, qualche problema anche per la troppa distanza tra i reparti.

Nel secondo tempo le Azzurre pagano la troppa indisciplina del finale della prima frazione con il giallo a Favia Severin - per un in avanti volontario - e la Scozia prova ad approfittare della superiorità numerica; l'Italia gioca in 13 per un minuto, quando Michela Este non rotola via in un breakdown poco fuori dai 22m difensivi. Decisione un po' troppo fiscale del direttore di gara irlandese, Helen O'Reilly, ma le Azzurre devono davvero fare attenzione a questo aspetto.

Gli attacchi scozzesi si spengono, però, contro il muro difensivo italiano e pagano la poca fantasia in fase d'impostazione. Anche quando l'apertura scozzese, Martin, riesce a conquistare l'ovale dopo aver murato un calcio di avanzamento di Schiavon, pur avendo la strada spianata verso la meta non ha né la velocità, né il sostegno delle compagne per andare a finalizzare, con l'azione che si spegne poco addentro ai 22m italiani.
In chiusa, nonostante Magatti - meritassima "player of the match" - si schieri openside flanker, le Azzurre tengono bene e vanno ancora in meta attorno all'ora di gioco. Veronica Schiavon finalizza una bella azione sull'asse Magatti-Sillari con quest'ultima brava nel passaggio smarcante per l'apertura azzurra che va a marcare fin sotto i pali prima di trasformare per il 3-26.

Nell'ultimo quarto le due squadre, anche a causa dei numerosi cambi, abbassano un po' il ritmo, ma la Scozia può comunque festeggiare la sua prima meta del 6 Nations - l'ultima era arrivata contro l'Italia per merito di Anna Sergeant nella scorsa edizione. È il flanker Jade Konkel, player of the match contro il Galles, ad andare oltre la linea al termine di un'azione insistita a ridosso dei 5m azzurri.

Martin manca la trasformazione ma la gara, nonostante sia ormai decisa, regala ancora l'ultima meta grazie alla bella azione personale di Maria Grazia Cioffi che si invola da metà campo fin oltre la linea di meta avversaria, fissando il risultato sull'8-31

Score: 6' Magatti m Schiavon tr (0-7), 13' Furlan m Schiavon tr (0-14), 23' Deans cp (3-14), 29' Magatti m (3-19); 59' Schiavon m Schiavon tr (3-26), 74' Konkel m (8-26), 77' Cioffi m (8-31).

Scozia: 15 Chloe Rollie 14 Hannah Sloan 13 Hannah Smith 12 Nuala Deans 11 Abi Evans 10 Lisa Martin 9 Sarah Law 1 Lisa Robertson 2 Lana Skeldon 3 Tracy Balmer (C) 4 Christianne Fahey 5 Emma Wassell 6 Rachel Cook 7 Karen Dunbar 8 Jade Konkel
Panchina: 16 Lindsey Smith 17 Heather Lockhart 18 Katie Dougan 19 Deborah McCormack 20 Lyndsay O'Donnell 21 Mhairi Grieve 22 Claire Bain 23 Eilidh Sinclair

Italia: 15 Manuela Furlan 14 Maria Magatti 13 Michela Sillari 12 Beatrice Rigoni 11 Maria Grazia Cioffi 10 Veronica Schiavon 9 Sara Barattin 1 Elisa Cucchiella 2 Melissa Bettoni 3 Lucia Gai 4 Flavia Severin 5 Alice Trevisan 6 Michela Este 7 Elisa Giordano 8 Silvia Gaudino (C)
Panchina: 16 Lucia Cammarano 17 Awa Coulibaly 18 Ilaria Arrighetti 19 Alessia Pantarotto 20 Valentina Ruzza 21 Paola Zangirolami 22 Sofia Stefan 23 Federica Cipolla

HT: 3-19
Note: 5°C, vento forte, pioggia a tratti. Elisa Cucchiella entra in campo da sola per festeggiare il 50esimo cap con l'Italia
Sin bin: 44' Flavia Severin (Italia), 53' Michela Este (Italia).
Player of the match: Maria Magatti (Italia)
Arbitro: Helen O'Reilly (IRFU)


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