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Fenomenologie reloaded: del manzo in tutte le salse!

Da Sorellajc
Fenomenologie reloaded: del manzo in tutte le salse! Direttamente dal 28 novembre 2008, quindi ormai più di 3 anni fa uppo e ri-aggiorno un post oggettivamente sublime, privandolo di un po' di repressione e aggiungendo un po' dei miei gusti attuali, so... that's it!
"Amo la carne bovina! E' innegabile.
Ma cominciamo con la fenomenologia di oggi, che amerei chiamare "del manzo pendolare".
Perchè? Perchè ho notato che c'è più cazzo per strada che sulle riviste specializzate.
Tra l'altro ne esistono diversi tipi, razze e specie, la cui numerosità mi induce a ritnere le mie osservazioni comprensive di una casistica del 98,8% delle tipologie universali inerenti allo studente superiore ed universitario, ovvero un range d'età che va dai 17 ai 25 anni circa, giunti tranquillamente a 35 ora che sono anziana. Perchè vorrete dire di no ad un bel professionista, manzo, ben piazzato socialmente ed economicamente, che vi offre il fianco della sua Maserati su cui piangere perlacee lacrime?? Ma anche no!
La classificazione è stata dura, ma ecco a voi il frutto del mio lavoro, diviso per tipologie:

1) Le tipologie ontologiche (sono le caratteristiche intrinseche, esistenziali, del manzo, essenziali per partire nella nostra analisi):
la carne sprecata: questa è la pre-categoria, ovvero il 99% dei manzi che trovi per strada (nei bookshop, al supermercato od in qualsivoglia facoltà) sono carne sprecata, in quanto tristemente etero. Noi non potremmo soddisfarlo, vezzeggiarlo e accudirlo come vorremmo e questo è motivo di somma tristezza per l'intero Convento!
il fidanzato: è un'altra trans-categoria, e non parlo certo di Luxuria, perchè la categoria del fidanzato ci colpisce tutti, perchè sia etero che gay purtroppo possono esserlo, e puntualmente lo sono.
In più, parlando di manzi passeggianti, ovvero pendolar-universitari, con la categoria "fidanzato" intendo quelli, fighi come dio solo sa, che trovi beatamente in treno, per strada, su una panchina, in aula, mano per mano con la propria ragazza (e/o ragazzo): orrrrrrrore, voglio morire. E per giunta, non pochi si limitano alla manina, see magari; infatti, in ogni dove, scorgo vomitevoli scene e scenette romantiche "al bacio", e a volte "alla trachea" degne di Dottor House, il tutto senza poter sparare in testa a lei e scoparmi lui.
Sigh, doppia tristezza.
l'incredibile: è la categoria che mi fa rodere di più. L'incredibile è un figo pazzesco, talmente perfetto che sembra uscito da un manga erotico, tanto da non crederci, ma è lì di fronte, davanti ai tuoi occhi, e tu sbavi.
L'incredibile ha l'altezza perfetta, il fisico perfetto, il look perfetto, la pelle perfetta, il viso perfetto, il culo perfetto, il pacco enorme, ecc.
Fenomeno raro ma non unico. Il problema? O appartiene alle prime due categorie, o è di fretta o è parte dell'immenso club privè del "non sei il mio tipo"!
A tesò, ma va' a morì ammazzato!
2) Le tipologie per "taglia":

lo small & pretty: è una categoria molto frequente e decisamente deliziosa; è la versione maschile di Kylie Minogue, bello come il sole ma alto 1.50 (o poco più).
l'enorme: è un maschione colossale, modello corteggiatore di U&D, alto dall'1.85 ai 2 metri, con un fisico statuario e un viso d'angelo; è una figata, ma è leggermente inquietante.
il right what you want: è il mio preferito. Il nome dice già tutto, forse troppo. Io qui mi riferisco alla "stazza", che nel mio caso è un bel figo magro&tonico alto 1.80, e per voi chissà! Classica leggenda metropolitana, usualmente vi passerà di fianco più e più volte nella vostra vita, senza mai fermarsi....in tal caso suggerisco sgambetto e poi pompino riparatore!
3) Le tipologie per carattere:

il self confident o quanto sò figo io: è quello che è figo e sa di esserlo, il che di solito si rispecchia nel look (che di solito tende ad un mito tra "truzzo"e"over") e in un fare da diva di Hollywood: la camminata spavalda, lo sguardo fiero e cagone, il modo palesemente lento con il quale si mette la sciarpa o si leva il giubbotto, il modo in cui si siede, il modo in cui si atteggia con cellulari e apparecchi di ultima generazione (perchè se non hanno la "i-"davanti non sono contenti). Di solito il self confident tende ad essere oltre che palestraterriomo anche ultra-curato, dall'abbronzatura d'inverno, alle sopracciglia pinzettate, al taglio all'ultima moda.
E' un bell'esemplare, sebbene dopo neanche 5 minuti scatta il bivio: o te lo dà o lo prenderesti volentieri a pugni.
il consapevole: il consapevole è colui che sa di essere figo ma non lo sbatte in faccia al mondo, e soprattutto non lo sbatte in faccia a te che parli con lui, ma nei suoi modi, nel suo sguardo e nel suo vestire scorgi tutta la sicurezza che scorre potente in lui, in una leggera ma preponderante consapevolezza. Delizioso, non c'è che dire.
l'inconsapevole: è l'opposto del quanto sò figo io, è colui che è figo e che non sa di esserlo, di conseguenza non si atteggia, non cammina come se avesse un tacco dodici, non cura particolarmente il vestiario e non ti guarda dall'alto in basso come se fossi un'attricetta di Bollywood. Tra l'altro non si offende se lo guardi, perchè è miglia lungi da lui il ritenere che tu lo stia fissando perchè è un figo della madonna: lo adoro!
l'insicuro: è un altra tipologia amabile, che consiste essenzialmente nell'evoluzione dell'inconsapevole, ovvero l'insicuro non solo non sa di essere figo maanche non crede di esserlo, il che è a dir poco mitico! Sì perchè, se incontrerete l'insicuro, lo potrete vedere nascondersi sotto la sua sciarpa, guardare dappertutto e da nessuna parte, e anche, in casi rari ma possibili, scambiare due parole con voi per sentirsi meno solo. Ovviamente non pensiate che se vi da un dito voi possiate prendere tutto il braccio...e le gambe!
l'incazzato cronico: è una fuggevole visione, solitamente in preda alla fase post mi è morto il gatto, ovvero l'incazzatura cronica. I suoi tratti distintivi sono pochi ma evidenti: il berretto schiacciato sulla faccia, gli occhi fiammeggianti, il viso tirato in una smorfia poco piacevole e una camminata talmente veloce che difficilmente gli starete dietro, nemmeno con gli ormoni a mille e la curiosità da Alice nel paese delle meraviglie di vedere dove va.
Provare per credere! Inseguitene uno e poi ditemi dove va.
4) Le tipologie per look:

il casual: il casual si autodefinisce: è vestito, non bene, non male, non look, non non look, non a caso, non finto a caso; è semplicemente classic: felpa e jeans, poco più, poco meno.
il causal consapevole: detto anche il "casual non a caso" o "finto casual" è quel ragazzo che a prima vista sembra casual, ma ad una seconda ripassata appare chiaro che nessun particolare è fuori posto: la cinta è quella giusta, il giubbino è quello giusto, il jeans è quello che gli esalta il fondoschiena, la felpa è quella appena uscita nei negozi, ecc.
Sinceramente apprezzo.
il truzzo: è la degenerazione delle degenerazioni, è un essere da cui leveresti immediatamente lo sguardo se non avesse due pettorali grandi come una casa, dei bicipiti che ti saltano in faccia e un viso da modello di Abercombie & Finch.
Il truzzo o "tamarrus italiensis" è diffuso quanto la pizza ed il mandolino, ed è caratterizzato da una tassonomia ricorrente: occhialoni alla Paris Hilton, berretto della D&G, mutande ascellari della Duch (evidenti nella loro interezza, vista la palese vita bassa dei panatloni), jeans che costano più di me (spesso della stessa marca delle mutande, o addirittura dei Jekerson), scarpe di marca (spesso di colorazioni tendenti all'argento-oro, tanto per rimanere sobri), maglioncini stretch o felpe aderentissime, e, ultima ma non ultima, pelle tendente all'arancio, sopracciaglia pinzettate e taglio supercool...almeno per loro.
Brutta cosa e bella cosa insieme.
l'over (solitamente moolto self confident): è una variante ramificata del truzzo, perchè non si veste allo stesso modo (grazie a dio) ma condivide col truzzo l'immensa cura di sè stesso, cosa evidente dall'enorme numero di dettagli evidentemente evidenti evidenzianti l'abbigliamento e la faccia, bella, bellissima, ma con più trucco di Christina Aguilera: abbronzati, pinzettati, tolettati, pettinati, profumati, peircingati e corredati da cappellino o sciarpa di tendenza.
L'over è proprio over. Troppo di tutto, ma anche troppo scopabile.
lo style: è l'evoluzione del manzo comune, è l'incrocio perfetto tra l'over, il truzzo e il finto casual. E' tolettato, profumato e pettinato, ma non è abbronzato, nè si veste come una baldracca di strada. Il suo look è evidentemente evidente (lo so, lo so, mi ripeto), abbinatissimo, con un vero gusto per i colori che usa sapientemente, abbinandone non più di due, e comprendendo nell'abbinamento anche orologio, scarpe e cinta.
Il risultato? Un figo tutto da guardare (cosa che tra l'altro apprezza, essendo nato per mettersi in mostra)
lo skater: è tipico, tipico, tipico. Segni distintivi: felpona di due taglie più grande, pantaloni a vaita bassissima larghi come il tendone del Circus di Britney Spears (tra l'altro con boxer grigio-neri c-o-m-p-l-e-t-a-m-e-n-t-e in vista essendo le braghe calate fino all'inverosimile nonostante la presenza di un'evidentemente inutile cintura da rapper), cappello con frontino girato di lato, scarpe da skate, spesso le Etnies.
Che dire, c'è a chi piace.
lo sporty: versione figa dello skater. E' super di moda nel 2012, soprattutto tra i manzi lgbt che si vogliono far passare per etero, Fabio compreso. Il look è un semplicissimo total tuta, a cui unire sapientemente giubbottoni di felpa della Diesel e scarpe da ginnastica che costano più delle extenctions di sorella Zobby. Tuta a casa, tuta fuori, tuta in palestra e quando è troppo caldo per il corredo completo vai di t-shirts; ah, ovviamente costoro, per sfoggiare il loro status symbol di simil etero pieno di soldi aggiungono solitamente anche un paio di Aussiebum e i famosissimi I-pad, I-phone e I-pad!
l'alternativ: è la variante dello skater proveniente dai centri sociali. Le modifiche apportate al look skater sono poche ma essenziali; prima i capelli: o rasati o rasta; seconda l'accessorio: la kefiah (la sciarpetta da comunista spinto); terza il giubbottino figo, meno largo del tipico giaccone in nylon dello skater.
Per il resto felpa, braghe calanti e scarpe enormi sono le stesse.
Le varianti però, in questo caso, sono pressocchè infinite.
l'alternativ vintage: è il mio preferito in assoluto; dotato di quell'allure tra l'artista concettuale ed in manzo inconsapevole, egli è solito mixare capi vintage, anche di non comprovata conservazione, ma dai colori sgargianti (ottimo esempio è una splendida giacca di velluto a coste lilla, un obbrobrio che però su chi di dovere stava da urlo) e elementi tra lo spiccatamente trash e il sobriamente nerd. Il punto è che è figo, che mixa gli stili e che usa abiti improponibili riuscendo cmq a dare al pubblico il meglio di sè.
Teatrante nato. Spesso inconsapevole.
il punk: il punk è punk, assolutamente e perentoriamente. Tipico e classico il punk emerge dalla massa indossando pantaloni strettissimi, color nero o grigio, giubbotto di pelle nera con borchie, "stivaletti da puttana" (ovvero carroarmati neri alti fino alla caviglia), maglia o felpa punk, sfoggiando una capigliatura che va dal rasato alla mega cresta in verticale, corredando il tutto con orecchini più o meno pesanti, cinture e braccialetti borchiati, e spille dappertutto.
Il punk è un must, potrà non piacere, ma è un must!
il daltonico: qui iniziano le note dolenti; il daltonico non sa abbinare i colori, per niente! Vedrete il giallo col rosso, il blu col nero, il verde col blu, l'arancio col grigio, ecc. Il daltonico è una botta negli occhi. Il daltonico solitamente è anche "alpino", ma spesso si possono incontrare daltonici vestiti con capi decenti, ma con colori allucinanti. C'est la vie!
l'alpino: oh my god! L'alpino è wonderful. Sì sì, l'alpino, come tutti gli altri è un manzo, ma uccide qualsiasi senso dello stile. Veste usualmente camice di flanella a quadrettoni, felpe di pail, jeans vecchi o extra large, tute da ginnastica, giacche del padre o vestiti consunti.
L'alpino, inoltre, è sempre "daltonico". Ok, ok, tutto quello che volete, ma quei muscoli guizzanti dietro la flanella, quella barba ispida e leggermente incolta e quel viso da "ti prendo e ti sbatto nudo contro il muro" a me fanno oggettivamente salire l'ormone!
L'alpino (o pedemontano)? Manzo rupestre e figo campestre, virlieggiante adone dalla carne esplosiva? Beato chi ne ha uno!!!
l'accaldato: è una chicca che v'ho tenuto per la fine. L'accaldato è colui che indossa sempre qualcosa in meno di quanto opportuno nella stagione corrente, per la nostra immensa gioia.
E' quello che d'inverno inoltrato ha il giubbino estivo aperto, che in inverno va via solo in felpa, che d'autunno gira ancora con la maglietta a mezze maniche, che in primavera mette già le braghe corte e d'estate tende ad usare lo stesso look della primavera, con punte estatiche a petto nudo. Dulcis in fundu, appunto.
Da notare che le categorie in questione si riferiscono tutte a manzi (quindi non sono contemplati i comuni mortali sebbene molte di esse sono tranquillamente applicabili a un qualsiasi maschio passeggiante) e che sovente sono da usare in abbinata.
Ad esempio, spesso il truzzo è self confident, l'insicuro è daltonico, l'accaldato è skater o alternativ, lo small&pretty è inconsapevole, ecc.
Buona Categorizzazione a tutti!!!
ps: per i ragazzi comuni ci sono, ad onor di completezza, anche l'emo ed il dark, ma raramente ho visto manzi appartenere a queste due specie (tra l'altro parecchio diffuse).
Kiss me all over. "
E poi ditemi anche che non sono stata brava!!

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