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Festival di Venezia – I memorabili: Considerazioni Fotografiche

Da Oggialcinemanet @oggialcinema
  • Festival di Venezia - I memorabili: Considerazioni Fotografiche

Glamour dove sei finito? La domanda ricorrente diVenezia 70  è stata proprio questa, perché l’austerity è arrivata anche al Lido non risparmiando nemmeno il mito del lusso cinematografico. Glamour volato via con le bolle di sapone? Chissà! Al suo secondo mandatoBarbera, il direttore artistico dellaMostra del Cinema di Venezia, ha scelto di lasciare maggiore spazio ai contenuti e mettere da parte paillettes e lustrini. Insomma pensiamo alle cose serie e riflettiamo. Basta feste e Vip, è il momento di accantonare l’effimero.

E’ vero che il cinema non ha bisogno di divismo, ma tagliare sull’aspettativa e sul sogno che le star cinematografiche hanno da sempre regalato ai fan forse è davvero troppo. Pochi i nomi attesi di questa edizione e brevi i momenti memorabili di passaggio sul red carpet, per un bilancio non entusiasmante ma nemmeno deludente.

A parte lo “struscio” di personaggi e personalità (di spicco?) che hanno calpestato il red carpet veneziano avidi di click e flash ho scattato le mie fotografie personali ed eletto i 10 momenti indimenticabili:

1) Al primo posto non può che piazzarsi lei: Scarlett Johannson, l’unica vera diva attesa al Lido con il film “Under the skin”. La scarica di adrenalina più forte si è manifestata al suo passaggio: occhi smeraldo e pelle liscissima, bellissima nella semplicità al photocall e maestosa sul red carpet. Anche le macchine fotografiche non riuscivano a scattare fotografie perchè rimaste ad “otturatore” aperto. Lode

2) Nicolas Cage è arrivato in Laguna esattamente dopo la fermata “coiffeur” per presentare “Joe”. A parte l’acconciatura eccessivamente satura Nicola, così ribattezzato in terra italiana, ha regalato momenti e facce indimenticabili, come solo lui sa fare. Eh già, lui sì che sa come comportarsi da vera star: mettersi in bella vista all’Excelsior per farsi fotografare dai fan e regalare pose plastiche ai fotografi sul red carpet gli ha riservato un bel voto: 10!

3) Immortalare Alexandros Arvanas con il Leone d’argento tra le mani è stata un’emozione fortissima. Gli occhi del regista greco, premiato per il drammatico e incisivo “Miss Violence”, brillavano di una luce rarissima, una luce che bastava da sola ad illuminare la scena.

4) Era da 15 anni che l’Italia non vinceva. Gianfranco Rosi è arrivato al photocall ruggendo dalla gioia dopo aver ricevuto il massimo riconoscimento per il suo “Sacro Gra”, facendo ruggire anche il suo Leone d’oro di flash in flash.

5) Atteso e amato da tutti, Alan Rickman è stato acclamato in ogni dove. Giunto in Laguna per “A promise”, ha raccolto applausi e si è prestato a firmare autografi ai fan che lo attendevano. C’è chi lo ricorda come il Prof. Piton della saga di “Harry Potter” o chi lo ricorda come il cattivo di “Die Hard – Trappola di cristallo”, certo è che l’eclettico attore londinese ha stupito per la simpatia e per la giovialità. Bravo Alan, continua così!

6) Anche Capitan Harlock è approdato con la sua nave fantasma al Festival di Venezia insieme ad un altro passeggero, il suo creatore: il maestro dell’animazione giapponese Leiji Matsumoto. Il suo cappellino con impresso il simbolo dell’Arcadia (il vessillo piratesco) ha fatto intenerire i cuori dei fan intergenerazionali che il fumetto di fantascienza raccoglie.

7) Antonio Albanese, L’interepido, è stato di sicuro il personaggio il più simpatico. Forse l’unico che, con il suo sorriso e la sua effervescenza, è stato al gioco del flash e che ha addolcito la rincorsa allo scatto indimenticabile. Nessuno può contestare un ottimo.

8) Trovarsi di fronte ad uno dei maestri del cinema italiano fa sempre un certo effetto. Aver l’onore di fotografare Ettore Scola, regista tra i tanti film realizzati, di Dramma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca, è stata una gioia immensa, una sensazione unica, soprattutto se uno dei suoi film ha segnato profondamente il proprio approccio con il cinema.

9) La potenza dello sguardo – e dei muscoli – di Tom Hardy ha zittito tutti. Protagonista di uno dei film più applauditi a Venezia 70, “Locke”, Hardy, il bravissimo interprete di Bronson, ha messo a tacere tutti, forse perché tutti avevano paura che lui potesse picchiarli, anche tutti insieme! Unico tra tutte le star ad aver percorso la strada dall’Excelsior al red carpet a piedi. Mitico.

10) Per lui uno stuolo di ragazzine in visibilio, tutte ad attenderlo per un autografo e una foto rubata.Daniel Redcliffe, l’ex maghetto-Potter adesso trasformatosi in un perfetto dandy, finisce all’ultima posizione per il suo sorriso plastico, eccessivamente direi, e per un’antipatica puzza sotto il naso che ha fatto appannare l’obiettivo della macchina fotografica. Rimandato!

di Federica De Masi per Oggialcinema.net

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