Magazine Cinema

Ficarra e Picone: “In Andiamo a quel paese raccontiamo la Sicilia reale”

Creato il 25 ottobre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Così come sullo schermo, Ficarra e Picone sono un fiume in piena anche in conferenza stampa. A Roma per presentare la loro ultima fatica, Andiamo a quel paese, film di chiusura del Festival di Roma 2014, il duo comico siciliano ha reso il loro incontro con i giornalisti un vero e proprio show, con battute, scambi divertenti e i loro soliti siparietti. Insieme a loro anche il resto del cast, da Nino Frassica a Francesco Paolantoni, da Tiziana Lodato a Lilly Tirinnanzi, da Fatima Trotta a Mariano Rigillo.

Salvo Ficarra e Valentino Picone, nel film raccontate una Sicilia abbastanza inedita…

Picone: E’ la Sicilia che c’è, quella reale, quella che abbiamo trovato. Alcune delle persone che abbiamo visto sul posto sono anche parte del film. Nel film abbiamo mostrato una Sicilia moderna, perché è questa la Sicilia. Certo, abbiamo ecceduto in qualche cosa, ma fa parte del nostro lavoro.

Senza svelare il finale, nel film è presente anche una certa idea di sacerdozio. Volevate forzare la mano al Papa?

Ficarra: In realtà il Papa ci ha anticipato. Ci siamo meravigliati che siamo arrivati tardi. Comunque, anche se non c’è nel film, ma speriamo anche nella castità dei politici.

Come avete scelto la location?

Picone: Cercavamo una piazza particolare e quando siamo arrivati a Rosolini abbiamo trovato la piazza ideale per il nostro film. Ci sembrava una piazza molto cinematografica, ma gli abitanti del posto ci hanno detto che non avevano mai girato nessun film lì. Per cui c’era grande entusiasmo tra la gente del posto. E questo entusiasmo l’abbiamo preso e portato nella pellicola, prendendo qualche comparse tra gli abitanti.

In Andiamo a quel paese affrontate temi attuali e proponete anche una soluzione creativa alla crisi. E’ una commedia anche con aspetti di critica alla società, all’ipocrisia. Come mai avete scelto questa strada quasi da satira sociale?

Ficarra: C’era la volontà da parte nostra di raccontare quello che viviamo tutti i giorni, ciò che capita ad amici e parenti. Tutti quando hanno letto i copioni hanno pensato fosse molto attuale e hanno apprezzato questo aspetto della pellicola.

Una domanda per gli altri attori, che esperienza è stata?

Mariano Rigillo: Ero un po’ scettico all’inizio, anche perché solitamente non prendo parte a progetti artistici di questo tipo. Ma devo dire che poi mi sono molto divertito. Salvo e Valentino mi hanno sorpreso: loro sono molto puntigliosi e mi ha colpito la loro consapevolezza tecnica. Questo mi ha galvanizzato come attore, mi sono sentito di fare parte di una cosa seria.

Andiamo a quel paese - Ficarra e Picone

Lilly Tirinnanzi: Girare questo film è stata una festa. Loro sono due grandi professionisti, pignoli, perfezionisti.

Tiziana Lodato: Mi sono sempre sentita più a mio agio in ruoli più drammatici, e infatti mi ha sorpresa la loro proposta. Ma è stato entusiasmante trovare questi due professionisti, due registi, due attori che sanno giocare, ma con rigore.

Fatima Trotta: Ficarra e Picone sono due ragazzi d’oro, umili, semplici. E a livello registico sono molto generosi. E’ stata un’esperienza molto interessante.

Nino Frassica: A Rosolini abbiamo ricevuto un’accoglienza fantastica, la gente del posto ci ha voluto bene. Salvo e Valentino prima mi hanno proposto una comparsata e io ho rifiutato. Poi mi hanno parlato di ‘cameo’, e allora la cosa ha assunto un altro valore. A parte gli scherzi, io li conosco da quando sono ragazzi, ed è stato bello lavorare con loro.

Francesco Paolantoni: Al di là del talento, che credo sia evidente, ribadisco quanto detto dagli altri. Salvo e Valentino sono brave persone, persone rare, intelligenti. Avere queste qualità, anche individuali, paga molto. E poi devo dire che hanno realizzato un film comico ma non ridanciano.

Salvo e Valentino, il luogo ha influito nel racconto? Avete cambiato qualcosa quando avete iniziato le riprese?

Ficarra: Sì, il luogo ha influito, ma noi seguiamo sempre quello che la storia prevede. Qualche piccolo intervento sulla sceneggiatura è stato fatto, senz’altro, ma abbiamo seguito la sceneggiatura.

Picone: La sceneggiatura è la nostra Bibbia, anche se sul set accettiamo ogni tipo di suggerimento.

Vedremo mai uno scambio di ruoli nella coppia, e cioè un Picone prepotente e un Ficarra più ingenuo?

Ficarra: Va bene recitare, ma non esageriamo (ride, nda)

Di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :