Finché sarà notte

Zoppica, inciampa
tra rivoli di noia,
striscia nella polvere
che brulica e zampetta
finché sarà notte...
Anche guardando lontano
non s'imbatte nel giorno,
finché non s'acquatta,
si sgonfia, aspetta nel buio
finché non sarà ancora notte,
Dimmi, notte,
dimmi la tua storia
e s'è d'oggi
o quella infranta ieri
su di noi,
dimmi di te
e del giorno cieco
ai mille tarli di luce
che ti sfondano
fin dove arriverò.
Ne getti, di storie
e di stelle,
ne getti, generosa,
di biglie sul vetro
schiumoso del tempo.
Le raccoglie
la mia mano,
il mio cesto da viaggio.
Le venderò, una a una,
ogni scheggia
contrattando geloso
tutti i tagli
che mi stringo
al petto, sanguinando
altri abbagli.
Sarà notte ancora
domani,
turgida di demoni,
e gocce di rugiada
gelida, acerba di vita.