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Finesettimana a Torino / 2

Creato il 08 maggio 2011 da Aronne
Se si vuole che Torino sia una città con un forte piglio turistico, bisogna fare in modo che essa accolga manifestazioni di piazza ma al tempo stesso più coerenti con la raffinatezza e lo charme della città. Di una Torino che è sabauda, che è stata prima capitale d’Italia, che è uno scrigno di tesori: arte, cultura, di grandi matematici (Lagrange, Tricomi), di chimici (Avogadro), di letterati (una lista interminabile), di mecenati (Gualino). Perchè non Torino non si candida come sede del prossimo gay pride?
Il movimento gay ha, per ragioni antropologiche, un profilo coerente con la città sabauda.
In ambienti poveri, o economicamente rarefatti, è difficile emanciparsi dichiarandosi gay. La popolazione dichiaratamente gay è quindi, storicamente, mediamente con un reddito elevato. Ed ha quindi una maggiore propensione alla spesa. Un gay è un individuo perfetto. In una testa d’uomo convive la sensibilità femminile. Ha gusto e capisce l’arte, il bello. Lo stesso non si può dire con la stessa certezza statistica per un alpino medio.
I gay sono in grado di apprezzare i tesori di Torino (arte e cultura) della città. Il suo fascino raffinato, ed anche un po’ dark. Torno è infatti una vera e propria capitale mitteleuropea. Più simile a Berlino che a Tigliole d’Asti dove andrebbero confinate certe manifestazioni becere e triviali come quella dell’adunata degli alpini.

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