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Fini si china al Papa?

Creato il 28 dicembre 2010 da Giba1985
Possibile che un nuovo movimento, appena nato separandosi da un altro partito da cui si distingueva anche per le rivendicazioni delle libertà personali e della laicità, possa formare un polo con un partito cattolico? Sembrerebbe dura.
Nei giorni scorsi, ogni accenno a un terzo polo tra Futuro e Libertà e l'Unione di Centro veniva fugato dagli ammiccamenti tra Silvio Berlusconi e il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, impegnati a spingere Pier Ferdinando Casini verso il premier, compattando così la maggioranza parlamentare e il governo, anziché verso un laico come Gianfranco Fini,
molto poco apprezzato da San Pietro.
Ebbene, oggi le colombe di Fli Antonio Buonfiglio,R oberto Menia e altri scrivono al Corriere della Sera che il loro partito "non è laicista né laico" e che - sic - "anche il leader riconosce il ruolo centrale della Chiesa": "la vocazione laica, da destra europea di Fli, è stata semplicisticamente tacciata di laicismo", scrivono. Un intervento a scongiurare il distacco da Casini e a cercare - ahimé - i favori del Vaticano, ma un intervento su cui mancano le opinioni dei finiani sui principali temi bioetici che potrebbe - in futuro - provocare tensioni con l'Udc e con l'Alleanza per l'Italia di Francesco Rutelli, temi come l'eutanasia, l'aborto, la pillola Ru 486 e via dicendo, che andrebbero affrontati prima di stringere alleanze, a rischio di dover fare altre scissioni dopo le alleanze.

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