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Fiorentina – Milan 1-2

Creato il 10 aprile 2011 da Gianclint

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Dopo el brudin ciapà dai cugini nerazzurri contro il rione di Verona e la vittoria del Napoli pomeridiana, la quale significava aggancio alla vetta, Fiorentina-Milan rappresentava l’Amen Corner del campionato per la squadra di Massimiliano Allegri.

L’Amen Corner altro non è che una fila di tre buche sull’Augusta course, tempio della disciplina quasi quanto lo è Wimbledon per il tennis. Buche che spesso hanno segnato il destino  tra la gloria e la sconfitta. Per dirla utilizzando i termini di un altro sport nobile, il derby è il gioco di servizio strappato al terzo set all’avversario che va mantenuto da qui fino alla fine. Fino a  che non si sente: Game, set, match and championship.  Pena il pentirsene poi tutta la vita.

Sgravati dagli impegni della coppa prediletta dalla società di via Turati e tornati dalla sosta per le qualificazioni da Euro2012 – con le ferite di Palermo ancora vive -, i rossoneri piazziano un ottimo uno-due in campionato che consente loro di essere chiamati capolisti per la 23esima giornata consecutiva. Vittime? Inter e Fiorentina. Questa, ottenuta alla fin fine faticando il giusto e con l’uomo in meno, ha un peso specifico notevole perchè si stanno dimostrando di essere una squadra. Di notevole spirito.

La scadenza di contratto deve aver messo pepe al culo a Clarence Seedorf che, con Pato, ci mette di nuovo la firma al Franchi. Ottima la vecchia regola di sbloccare le partite nei primi tempi. Se solo si riuscissero a concretizzare anche le successive palle goal create sarebbe addirittura meglio. A volte quando vediamo la gente sanguinare, invece di assestarle il colpo del k.o. tendiamo a rianimarla con tutte le armi a nostra disposizione: cambi tardivi e/o occasioni da goal divorate davanti alla porta.

Soprattutto notando che la Fiorentina ci affronta con la difesa alta e con pressing a tutto campo, salvo poi lasciare scoperte le retrovie in cui il Manchester United o qualunque grande squadra fa quando si trova in vantaggio entra come lama calda.  C’è da dire che l’atteggiamento super aggressivo dei primi minuti di gioco della squadra rossonera affascina tutti i fan di Robert Duvall in Apocalypse Now: roba che non si vedeva dai tempi in cui Michael Jordan ancora doveva vincere il suo primo anello coi suoi Chicago Bulls.

I rossoneri partono forte e sfiorano subito il vantaggio con Seedorf che impegna severamente Boruc dopo due minuti. Il portiere della Fiorentina nulla può, però, quando l’olandese, servito da un assist di testa di Pato, gli si presenta davanti e lo trafigge con un diagonale di collo destro che si insacca sotto l’incrocio. Siamo all’8′ e il Milan conduce già per 1-0 al Franchi.

E due minuti più tardi è Pato, su assist della cometa, ad avere sul piede la più facile delle occasioni: il destro del brasiliano viene bloccato a terra da Boruc. Col passare dei minuti cresce la Fiorentina, che non cambia il proprio atteggiamento nonostante alla fin fine crei abbastanza pochino: al 19′ Ljaijc prova il destro dal limite, Abbiati si salva in corner.

Prima dell’intervallo il Milan trova il raddoppio al 41′ Ibrahimovic fa partire un contropiede e allarga sulla destra per Boateng, assist per Pato che, da due passi, insacca di sinistro.  Per gli amanti del broomance ricco di angst e di brotherly love, l’hug tra svedese e brasiliano è degno di una gif. Altrimenti, concentratevi sul tacco dell’Artest de noartri.

Raggiunto a quota 14, Tania si sente in dovere di non staccare immediatamente il collega di avventure nella ripresa. Difatti, allargando quel tanto che basta il diagonale a tu per tu con Boruc, si traveste da Robinho e manca per due volte la terza pera.

Nella Fiorentina entrano anche Kroldrup e Behrami (out Natali e Donadel), utili per chiudere gli spazi. I viola non si tirano comunque indietro, anche se collezionano solo cross. Per chi? Boh! Servirebbero delle forze fresche dalla panchina intanto perchè non si può vivere di soli goal sbagliati e di administration della palla e della propria porta.

Difatti un presuntissimo fallo di Clarence su Comotto al potere di risvegliare i viola che trovano la rete con Vargas qualche minuto più tardi. Sulla respinta di Abbiati, Vargas prende un pezzo di Gattuso e realizza il momentaneo 1-2. Ibrahimovic per aggiungere ancora più suspence al finale ci mette del suo, in negativo: prima giallo e poi rosso diretto. Per un misterioso mavadaviael.. indirizzato al guardialinee.

Però, è l’ultima emozione della serata perchè, nonostante l’inferiorità numerica e una Fiorentina sveglia, il risultato viene mantenuto fino alla fine. +3 e +5.

 

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