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Florenskij secondo Luca Negri

Creato il 09 ottobre 2011 da Antonio Maccioni

Florenskij secondo Luca Negri |

Pubblicato da Antonio MaccioniSeguimi su Twitter9/10/2011

di Luca Negri

[Questa recensione è uscita su Ragionpolitica.it il 20 settembre 2011]

Nel 1921 il bolscevismo trionfava in Russia, la Nuova Politica Economica muoveva i primi passi, l’Armata Rossa metteva fine all’opposizione zarista sterminando le ultime Guardie Bianche. L’anno successivo l’esistenza dell’Urss veniva proclamata ufficialmente. Sembrava l’inizio di una nuova era ma sappiamo che quell’enorme equivoco liberticida sarebbe durato provvidenzialmente poco più di settant’anni.

Vien quasi da commuoversi se si considera che una delle vittime più illustri del comunismo, il filosofo, teologo, scienziato e sacerdote cristiano d’Oriente Pavel Aleksandrovič Florenskij, proprio in quel 1921 presagiva la fine ingloriosa di quel carnevale scellerato. Un libro, La concezione cristiana del mondo (Pendragon edizioni), raccoglie le lezioni che teneva nell’anno della Nep presso l’Accademia teologica del monastero di San Sergio. Sua intenzione era di offrire agli studenti i presupposti per «la rifondazione di una concezione cristiana ed ecclesiale del mondo». Sapeva, insomma, che l’ateismo di Stato e il materialismo preteso scientifico sarebbero finiti nella pattumiera della storia, mentre l’avventuroso rapporto fra l’umanità e il vangelo di Cristo era ancora vivo e vegeto, pronto a riconquistare il mondo dopo il diluvio illuminista.

[continua qui]

Florenskij secondo Luca Negri

Pavel A. Florenskij
La concezione cristiana del mondo

a cura di A. Maccioni
Edizioni Pendragon
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