Flyer design / tales and stories / stupid pics

Design per flyer doppio - fronte/retro - in occasione delle serate del primo weekend della nuova stagione del Circolo Etnoblog ( Trieste ).
Mi sono divertita a cimentarmi in qualcosa di differente.
Le notizie dal fronte mi vedono in compagnia di nuovi colleghi: ho finalmente il tempo per mettermi a PENSARE sulla grafica e poter spendere un po' di sana parte progettuale su ciò che va pubblicato ( non sono per niente fiera dei prodotti dei miei mesi passati, diciamocelo ).
Piccolo sfogo a parte, le cose vanno avanti, procedono.
Sono stata in Scozia ( e chi l'avrebbe detto? ). Ennesimo viaggetto da sola, in compagnia del mio fidato zainone.
Il bello di viaggiare con uno zaino di quelle dimensioni - praticamente alto come la sottoscritta - è che alla fine del viaggio comincia ad acquistare una propria personalità.
È talmente ingombrante, come fardello, che finisci per parlarci.
( forever alone )
Ho conosciuto un sacco di gente figa, perchè sono figa e me la tiro, e vado in posti fighi e passo anche per Londra mentre i riots fanno casino per le strade. E me la tiro un casino.
Questo è quello che penserete voi.
In realtà è avvenuto più o meno questo: un bel giorno in mio londinese cugino - che non conosce una sola parola di italiano - mi disse: "Vieni a Londra? Mi servirebbero delle foto alla mia band. Ti pago il biglietto aereo".
"Sì, ma già che ci sono mi faccio un giro sul resto dell'isola, se non ti spiace"
"Fai con comodo"
"Grazie"
"Prego. Io sarò in Svezia, nel frattempo. Ci si becca a Londra attorno al 10, ok?"
"Yeah."
"Ah, non so se hai sentito, ma c'è un po' di casino per le strade. Sai, tipo gente che si accoltella a vicenda"
"Porto il coltellino del mio povero nonno"
"Good girl"

Ed è così che sono andate le cose.
Ho rotto il porcellino racimolando gli spiccioli, ho fatto lo zaino e sono partita.
Ho passeggiato per le Highlands col coltellino svizzero ereditato da mio nonno nella tasca destra dei jeans. Fortunatamente non ho mai dovuto usarlo - se non per spelare la frutta -, ma durante un episodio che non racconterò qui, mi è stato utile sapere di averlo in tasca se le cose avessero dovuto mettersi male.
Insomma, a grandi linee si è trattato di me che sono partita per Londra e ci sono rimasta un giorno, poi ho preso una corriera per Edinburgo.
Ho dormito due notti sul divano di un ragazzo - viva il couchsurfing -, mi sono spostata a Inverness, ho camminato costeggiando Loch Ness, preso una barca, preso un altro autobus, arrivata a Fort William, passato una splendida giornata alla vicina Mallaig con due ragazze tedesche e un ragazzo indiano conosciuti là, tornata a Fort William, scesa ad Oban, viaggiato alla volta di Stirling e infine approdata a Glasgow. Da Glasgow un altra nottata in corriera per Londra.

I'm watchin' ya, BITCH!

Due intensi giorni londinesi, un aereo per Torino, una mattinata passata con due amici che vivono là, un lunghissimo viaggio di cambi per attraversare il nord Italia, ed infine tornata nel mio letto.

Commovente. '___'

Dal 1 al 13 agosto.
Inutile dire che per giorni mi sono sentita come un occidentale per le strade di Tokyo, o un peperone in un barattolo di cetriolini sott'aceto ( non sono brava con le metafore ).
Ora che mi sono riambientata ho tutto il dovere di mettermi al lavoro-come-si-deve.
Sono in arrivo grosse novità.
Stay tuned,
Irene - e basta battute sull'uragano, peppiacere
ps: Ah, dal 1 settembre mi trasferisco a Trieste.
Un davvero lovely appartamento con una davvero lovely collega di lavoro. Sarà la volta buona che non sarò più costretta a dire "Sì, abito in un paesello che nessuno conosce, e per praticità devo dichiarare che abito a Venezia. O Trieste. O Roma".
( è sempre un casino spiegare dove si abita, quando si conosce gente all'estero )